Ho deciso di non mettere alcun dipendente in cassa integrazione. Non siamo benefattori ma in questo momento dobbiamo aiutare e non mandare a casa i dipendenti. Dobbiamo farli sentire importanti e non inutili.
Lo ha dichiarato oggi Salvatore Aceto, noto produttore di limoni della Costiera Amalfitana, famoso nel mondo, intervenendo al sesto WeBinar organizzato dal Distretto Turistico della Costiera Amalfitana e svoltosi oggi sul tema del Turismo emozionale.
Pronto alla ripartenza anche immediata. È la Costiera Amalfitana che sta cogliendo l’opportunità di meditare, riflettere.
Siamo già pronti in azienda. Avevamo già puntato sulla sicurezza dei dipendenti. Siamo gente abituata a lottare. Siamo in emergenza da ben 6 mesi, infatti: prima abbiamo avuto le frane a fine dicembre, che hanno causato una perdita del 50% di produzione; poi Covid-19, ma noi siamo al nostro posto, pronti ad essere ancora sentinelle della Costiera Amalfitana. Inoltre sono convinto che una volta compreso il meccanismo tutto sarà ancora più semplice – ha continuato Aceto – ma ora è fondamentale continuare a non fermarsi e avere norme chiare. Dobbiamo comprendere che agricoltura e turismo hanno un forte legame tra loro. È tempo di ritornare al paesaggio della Costiera, alla sua tutela.
E si sta assistendo anche a un fenomeno interessante.
La cura dei terrazzamenti della Costiera Amalfitana
Il mare è davvero ancora più trasparente. In giro vedo nuovamente alla luce i terrazzamenti risalenti a 20-30 anni fa e che erano coperti perché la gente non aveva più tempo da dedicare alla cura della terra. E ora giardini curati, orti curati – ha proseguito Aceto – un ritorno all’agricoltura. Già da tempo, grazie al supporto del Consorzio dei Limoni di Amalfi, gli enti e le associazioni stavano lavorando a interventi di recupero dei terrazzamenti collassati a causa delle piogge e del dissesto idrogeologico. Ora è il momento che con la Regione non si fermi il piano di messa in sicurezza del territorio. Resilienza e sostenibilità sono i miei concetti basilari. È il momento di cogliere questa grande opportunità: da una parte la gente ritorna a coltivare ma dall’altra, con le istituzioni, dobbiamo sistemare quei terrazzamenti collassati.
E c’è il modello Costiera Amalfitana che vuole puntare sempre più su un turismo sostenibile.
Costiera Amalfitana: un modello da seguire
Quest’anno avevamo già fatto partire un marchio nuovo della Costiera: Autenthic Amalfi Coast, per identificare un percorso ben preciso che era stato già messo in atto dal Distretto Turistico della Costiera Amalfitana, al fine di favorire lo sviluppo di un’economia sostenibile, responsabile e ordinata del territorio. Ad esempio – ha dichiarato Andrea Ferraioli, Presidente del Distretto Turistico della Costiera Amalfitana – la conoscenza del territorio, la narrazione del territorio anche attraverso il cammino, il trekking, in Costiera sono già importanti. Ma le azioni sulla sostenibilità saranno tante anche in tema di sensibilizzazione dell’opinione pubblica. Noi abbiamo già iniziato.