Ferraioli: “In questa emergenza economica non si dovrà commettere l’errore di rinunciare alla sostenibilità. In Costiera nei prossimi mesi saremo operativi con il progetto authentic amalfi coast”.
“In Toscana stiamo lavorando per dare avvio alla piu’ grande piattaforma europea, ben 132 comuni, sul turismo e sulla mobilità sostenibile. Il trend della vacanza sostenibile è un trend fondamentale ancora di più dopo il COVID. Ora i mercati del Nord Europa e del Nord America sono disposti a pagare tra il 10 ed il 15% in più di ogni pacchetto già attualmente presente se certificato come sostenibile. Dobbiamo immaginare la sostenibilità non solo come un concetto ambientale ma anche sociale ed economico, come un concetto ampio di durevolezza nel tempo. Investire dunque in una risorsa che ci permetta di durare nell’arco del tempo. In questa chiave la sostenibilità è un elemento determinante della competitività delle imprese. Se non dovessimo orientare la nostra filiera turistica alla sostenibilità come Paese, rischiamo un grave gap. La prima catena al mondo, nel campo del turismo che è quella della Hilton investe anche in Europa milioni di euro sulla sostenibilità e Sky Scanner che è uno dei più importanti motori di ricerca per i voli, promuove maggiormente voli dove viene usato biocarburante. Da quest’anno anche le banche saranno chiamate a valutare l’accesso al credito delle imprese anche su un indicatore di coerenza legato alla sostenibilità dei progetti secondo i 17 SDG goals UN”. Lo ha dichiarato Francesco Palumbo, direttore di Toscana Promozione, intervenendo all’Ottavo WeBinar organizzato dal Distretto Turistico della Costiera Amalfitana. Un WeBinar estremamente interessante che ha messo a confronto due modelli eccellenti e due bellissime coste: quella della Toscana e l’Amalfitana.
“In regione Toscana abbiamo avviato il progetto di Costa Toscana, Costa sostenibile. Costa Toscana è una piattaforma fatta da 132 comuni perché la linea di costa unisce la parte di mare con la parte dell’entroterra per formare un prodotto unico che sia promuovibile a livello internazionale come prodotto sostenibile dunque come località sostenibile. Ben 132 comuni che rappresentano circa la metà dei comuni della Toscana, dunque una piattaforma ampia – ha proseguito Palumbo – e l’offerta non va solo a comprendere il balneare classico ma anche il bike, il turismo sportivo, il turismo ambientale, il turismo dei borghi, la piattaforma dei cammini. Questo ha voluto significare orientare la Costa della Toscana verso una produzione integrata, marchiarla come sostenibile e lavorare con i grandi operatori internazionali paladini della sostenibilità. In Toscana abbiamo iniziato a lavorare direttamente sul plastic free e già dall’Estate del 2019 tutti gli alberghi, bar, ristoranti, di tutta la Costa sono stati liberati dalla plastica monouso. Si è trattato dunque di un lavoro profondo della Regione anche di promozione del mare. Stabilimenti balneari, bar hanno un marchio che va ad indicare che quell’esercizio è libero dalla plastica. La più bella immagine è di qualche ora fa quando abbiamo visto due balenottere che nuotano presso il promontorio dell’Argentario. Plastic – free significa aver liberato tutte le strutture dell’uso della plastica monouso, aver lavorato con enti locali a progetti innovativi, aver lavorato con i turisti, progetti nelle scuole e premiazione dei lidi che hanno promosso progetti di sostenibilità innovativi. Poi abbiamo lavorato sui trasporti. Non c’è destinazione sostenibilie se non ci sono trasporti sostenibili. Abbiamo iniziato a lavorare con Ferrovie dello Stato per dare vita al sistema integrato di accessibilità con la mobilità integrata. Il turista arriverà in treno e potrà trovare in stazione auto elettriche, veicoli elettrici e colonnine per potersi spostare lungo la costa in piena sostenibilità. In Toscana stiamo dando vita alla più ampia piattaforma europea di mobilità sostenibile che comprenderà ben 132 comuni. Infine stiamo lavorando anche sulla sostenibilità energetica degli alberghi che consentirà anche un abbattimento dei costi bollette”.
Il modello Costiera Amalfitana c’è
“Uscendo dalla crisi – ha dichiarato Andrea Ferraioli, Presidente del Distretto Turistico della Costiera Amalfitana – non si dovrà commettere l’errore di rinunciare alla sostenibilità. Sul tema della mobilità stiamo includendo nel nostro percorso tutti i soggetti interessati come Ferrovie dello stato, Sita e i vettori via mare. Intanto noi cominceremo nelle prossime settimane a costruire l’infrastruttura di colonnine per la mobilità elettrica. Speriamo che sia utile a generare un sistema di mobilità leggera, magari integrando vettori su quattro ruote e mezzi leggeri come bici elettriche e monopattini. Il progetto sostenibilità parte da lontano ed ha avuto il suo inizio nei mesi scorsi con una serie di azioni incisive ed innovative.
La sostenibilità è un fattore determinante per le imprese e le destinazioni turistiche. Grazie alla Rete delle Imprese che rappresenta il braccio operativo del Distretto Turistico, in pieno autofinanziamento, siamo riusciti a realizzare una piattaforma che si chiama Junker che serve a migliorare la qualità della raccolta differenziata e tutti i comuni l’hanno adottata. In estate abbiamo messo in campo Litter Hunter in collaborazione con l’Area Marina Protetta “Punta Campanella” e l’Ente Parco dei Monti Lattari.
Si è trattato di un sistema di tutela delle spiagge e del mare attraverso di droni particolari, attività di pulizia delle spiagge e l’uso di un sofisticato robot marino. Inoltre per tutta l’estate abbiamo avuto la sentinella spazzamare da Vietri a Positano e viceversa. Poi borracce in tritan nelle scuole e negli alberghi ed anche l’installazione delle case dell’acqua.
Il passo successivo sarà la piattaforma online per sostenere e promuovere, tra le altre cose, quei prodotti turistici legati alle micro – attività sostenibile dando vita ad una rete di sussistenza in modo da legare queste attività al turismo in generale. Sarà importante anche stimolare la crescita di startup di giovani sul territorio in modo tale da sviluppare un’economia basata sulla valorizzazione di progetti per la sostenibilità ambientale. Il nostro è un lavoro importante e che ha lo scopo di orientare la destinazione Costiera Amalfitana verso un turismo meno invasivo e più sostenibile anche se sappiamo che questo processo potrà avere tempi lunghi”.