Sono forti i timori espressi dai ristoratori milanesi: molti di loro non saranno più in grado di riaprire i propri ristoranti senza un serio e incisivo intervento dello Stato e del Comune di Milano. È una manifestazione che chiaramente abbraccia le preoccupazioni e le giuste aspettative di tutti i ristoratori d’ Italia. A questi timori si aggiungono le gravi preoccupazioni per i rischi di nuovi suicidi. Servono concrete e tempestive forme di “Aiuti di Stato”, che non possono attendere più i giochi politici o di palazzo di questi ultimi giorni. Il Programma politico di Italia dei Valori condivide perfettamente le richieste dei ristoratori:
a) no tax per il 2020 e 2021, comprese le imposte locali, tra le quali quella significativa sulla concessione di suolo pubblico;
b) contributi a fondo perduto correlati al fatturato perduto e a quello non più recuperabile nel corso del 2020;
c) 3 mensilità di canoni di locazione rimborsati dallo Stato direttamente sui conti correnti dei ristoratori, senza ricorso alla sterile misura del credito di imposta;
d) revisione dei canoni di locazione secondo criteri di massima equità adottati, in coerenza con l’attuale stato di crisi economica, dall’Agenzia del Territorio presso il Ministero dell’Economia.
Sono alcune significative, anzi determinanti, misure economiche e fiscali che i ristoratori non solo milanesi, ma di tutta Italia, attendono con urgenza dal Governo e dagli Enti locali per l’auspicabile ripresa delle loro attività, anche al fine di salvaguardare l’occupazione di tanti dipendenti che in tal modo potrebbero essere reintegrati rapidamente in azienda. Misure che dovrebbero essere accompagnate da campagne pubblicitarie promosse dal Ministero dei Beni Culturali e del Turismo, dalle Regioni e dagli Enti Locali per favorire la ripresa del turismo nazionale e per incoraggiare le secolari tradizioni del nostro Paese secondo le quali la pizzeria e il ristorante devono tornare ad essere una delle più importanti realtà di diffusione della nostra cultura. Ecco la vera “Potenza di fuoco” che Conte deve condividere non solo con i ristoratori di tutta Italia, ma con tutti i concittadini.
Articolo precedenteBoccia a Regioni, possibili aperture dal 18
Articolo successivo “Il segreto”: grande successo nelle librerie per il romanzo di Antonio Ferrari