Il ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri ne aveva annunciato a grandi linee il contenuto durante l’audizione per l’esame preliminare del Documento di Economia e Finanza 2020 dello scorso 28 aprile.
Le misure di cui si parla nella bozza sono diverse, tra conferme e ultime novità, tutte ovviamente in attesa di conferme ufficiali nel testo definitivo:
- introduzione del reddito di emergenza tra 400 ed 800 euro a seconda dei casi;
- modifica dell’attuale disciplina del reddito di cittadinanza;
- conferma del bonus 600 euro con estensione a 1000 euro per i professionisti iscritti alla gestione separata che hanno subito una comprovata riduzione di almeno il 33 per cento del reddito del secondo bimestre 2020, rispetto al reddito del secondo bimestre 2019;
- istituzione del fondo nuove competenze;
- proroga del bonus baby sitter con estensione di validità per i centri estivi;
- proroga ella cassa integrazione, ordinaria ed in deroga, di 9 settimane.
Tra conferme e nuovi ingressi prende quindi forma un altro pacchetto di misure per contrastare gli effetti economici dell’emergenza coronavirus. A questo proposito il ministro Gualtieri ha dichiarato che:
“Le maggiori risorse che si renderanno disponibili a seguito dell’autorizzazione parlamentare serviranno, da un lato, a rafforzare e prolungare nel tempo gli interventi che stanno già operando, dall’altro a introdurre nuovi strumenti a sostegno del tessuto produttivo che favoriscano e accelerino la fase della ripresa”.
Decreto Economia: novità fiscali limitate ed ancora molte incertezze
Fisco ancora in stand by nel Decreto Economia anti Coronavirus (l’ex decreto aprile, visto che ormai siamo a maggio).
Il presidente del consiglio Giuseppe Conte ed il ministro dell’economia Gualtieri hanno più volte annunciato la volontà di introdurre le seguenti misure, ancorché delle stesse per ora non vi sia traccia o quasi nella bozza di decreto di cui si discute in queste ore:
- rinnovo delle sospensioni, semplificazioni e agevolazioni già previste;
- incremento per il credito di imposta sanificazione e acquisto mascherine;
- proroga del periodo transitorio dello scontrino elettronico;
- rinvio adempimenti per piccoli operatori;
- revisione del sistema degli ISA 2020: introduzione di nuove e specifiche cause di esclusione per l’applicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale che dovranno necessariamente tener conto degli effetti economici dell’emergenza coronavirus;
- esenzione IVA per i presidi e dispositivi sanitari di protezione individuale.
In particolare sulla memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi, il Ministro ha dichiarato durante l’audizione del 28 aprile:
“Per contenere l’impatto sugli operatori economici, in particolare di piccole dimensioni, saranno inoltre rinviati alcuni adempimenti, come quelli amministrativi in materia di accisa e quelli attualmente previsti per l’installazione dei dispositivi necessari alla trasmissione telematica dei corrispettivi”.
Si allunga, quindi, il periodo transitorio e si concede più tempo agli esercenti per dotarsi del registratore telematico.
L’altra grande e attesa novità del DL Aprile riguarda l’esenzione IVA:
“Per sostenere le spese dei cittadini e delle imprese per l’acquisto di presidi e dispositivi sanitari di protezione individuale esenteremo dall’IVA le cessioni di questi beni per tutto il 2020, sfruttando tutto lo spazio di manovrabilità delle aliquote concesso in via straordinaria dalla Commissione europea”.
Una novità importante sul fronte fiscale arriva, invece, sul tema delle proroghe: l’articolo 15 della bozza prevede il rinvio al 31 luglio 2020 delle scadenze fiscali precedentemente prorogate al 30 giugno, con possibilità di rateazione di ulteriori 4 rate mensili di pari importo a decorrere dal 31 luglio medesimo.
Decreto maggio 2020, ultime novità sul fronte lavoro. Bonus 600 euro confermato ed esteso a 1000 euro in alcuni casi, proroga NASPI, indennità colf e badanti e altre novità nel testo in bozza
Stessa formula di conferme e nuove introduzioni per potenziare le misure vale per il fronte del Lavoro.
Ripercorrendo per punti le anticipazioni del ministro Gualtieri sul testo del Decreto Aprile, alle porte le seguenti misure:
- conferma cassa integrazione per coronavirus con estensione di ulteriori 9 settimane;
- rinnovo bonus 600 euro, che stando alla bozza dovrebbe salire a 1000 euro per alcune categorie specifiche;
- sussidio temporaneo per le famiglie in difficoltà economiche che non hanno reddito, pensioni o sussidi pubblici;
- proroga Naspi di due mesi in caso di scadenza dell’indennità di disoccupazione;
- indennità per colf e badanti che durante l’emergenza coronavirus non hanno potuto lavorare.
Conferma bonus INPS 600 euro ed estensione a 1000 euro per alcune categorie
L’articolo 22 della bozza di decreto che sta circolando in rete in queste ore prevede la nuova indennità per i lavoratori danneggiati dall’emergenza epidemiologica da COVID-19.
In particolare:
- ai soggetti già beneficiari per il mese di marzo del bonus 600 euro previsto dal DL Cura Italia è erogata anche per il mese di aprile 2020 la stessa indennità;
- ai liberi professionisti titolari di partita iva attiva alla data di entrata in vigore del presente decreto, iscritti alla Gestione separata INPS, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, che abbiano subito una comprovata riduzione di almeno il 33 per cento del reddito del secondo bimestre 2020, rispetto al reddito del secondo bimestre 2019, è riconosciuta una indennità per il mese di maggio 2020 pari a 1000 euro;
- ai lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, iscritti alla Gestione separata INPS, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, che siano titolari di rapporti di lavoro la cui durata non si protrae oltre il 31 dicembre 2020 o che abbiano cessato il rapporto di lavoro entro la data di entrata in vigore del presente decreto, è riconosciuta un’indennità per il mese di maggio 2020 pari a 1000 euro;
- ai lavoratori dipendenti stagionali del settore turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e la data di entrata in vigore della presente disposizione, non titolari di pensione, né di rapporto di lavoro dipendente, né di NASPI, alla data di entrata in vigore della presente disposizione, è riconosciuta un’indennità per il mese di maggio 2020 pari a 1000 euro;
- ai lavoratori iscritti al Fondo pensioni Lavoratori dello spettacolo, con almeno 15 contributi giornalieri versati nell’anno 2019 al medesimo Fondo, cui deriva un reddito non superiore a 35.000 euro, e non titolari di pensione, è riconosciuta un’indennità per i mesi di aprile e maggio pari a 600 euro per ciascun mese;
- non hanno diritto all’indennità di cui al comma 10 i lavoratori titolari di rapporto di lavoro dipendente o titolari di pensione.
Decreto Economia, le ultime novità nel testo in arrivo per il sostegno alle imprese
Non manca, infine, un nuovo pacchetto di misure di sostegno alle imprese nel Decreto Aprile, “che terrà conto sia della loro dimensione che dell’impatto avuto dalla crisi”.
Rispetto al Fisco e al Lavoro, le misure sembrano essere meno definite.
Ma stando alle parole pronunciate in Parlamento, ci sono diverse novità all’orizzonte:
- forme di sostegno a fondo perduto per chi ha subito l’impatto della crisi;
- rafforzamento patrimoniale per contribuire all’assorbimento delle perdite generate dalla crisi;
- potenziamento del piano del Green Innovation Deal;
- semplificazioni burocratico amministrative;
- 12 miliardi per garantire alle alle imprese e ai professionisti la riscossione dei crediti vantati nei confronti delle pubbliche amministrazioni per forniture, appalti e prestazioni professionali.
Alcuni interventi del Decreto Economia o Decreto Aprile sono, poi, un’anticipazione delle “riforme che successivamente confluiranno nella strategia pluriennale che sarà compiutamente definita nel PNR”.
E infine il ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri anticipa:
“Con alcuni interventi mirati andremo inoltre a intervenire su alcuni dei deficit strutturali dell’economia italiana.
È il caso ad esempio della scarsa patrimonializzazione delle imprese.
Al riguardo sono all’esame possibili iniziative volte al rafforzamento patrimoniale di imprese per contribuire all’assorbimento delle perdite generate dalla crisi, e per sostenerle con prospettive di rilancio e il finanziamento di investimenti per la ripresa e la crescita, in linea con le riflessioni in corso in altri Paesi europei.”