L’estate 2020 sarà all’insegna delle distanze in spiaggia nel Sinis. In attesa delle linee guida nazionali e regionali sull’accesso alle spiagge libere, il Comune di Cabras progetta i regimi di distanziamento sociale nel litorale.
L’interrogativo all’attenzione di ogni amministrazione è in ordine alla regolamentazione dell’accesso alle spiagge in modo sostenibile. Nel Sinis soprattutto tornelli e barre risulterebbero insostenibili.
Le risposte di Cabras.
La Giunta Abis risponde come lo scorso anno. Non è possibile parcheggiare liberamente, ma solo nelle aree attrezzate. L’obiettivo è anche garantire la sicurezza antincendio.
Del resto, alla base della scelta del Sinis come meta di vacanze c’è la volontà di vivere nella natura e di fruire delle peculiarità del territorio non solo dal punto di vista naturalistico, ma anche archeologico e culturale.
Con l’emergenza covid in atto, chi verrà nel Sinis avrà la possibilità di vivere in modo amplificato il contatto con la natura. La scelta operata perciò andrà a integrarsi perfettamente con la volontà del turista di vivere la natura.
Il bilancio.
Sul bilancio del Comune grava, come ogni anno, l’incremento estivo delle tonnellate di rifiuti, circa 50. A queste si aggiungono i sei bagni pubblici lungo il litorale e i servizi attivi quali docce, scarichi, fornitura dell’energia elettrica.
Per poter governare questo numero delimitato di parcheggi, è indispensabile che siano a pagamento. Non è definito il soggetto gestore del parcheggio, si attendono i chiarimenti sui limiti da rispettare nelle spiagge. Se le spiagge libere fossero interdette alla balneazione, il quadro muterebbe completamente.
Per garantire tutto questo sarà necessaria idonea cartellonistica e dissuasori per limitare gli stalli di sosta.
I progetti dell’Area marina protetta del Sinis.
L’Amministrazione comunale con il Direttore dell’AMP del Sinis, Massimo Marras nel mese di marzo ha iniziato delle videoconferenze sulla simulazione dell’andamento dei parcheggi. Nel progetto, il litorale cabrarese è stato suddiviso in 18 tratti di spiaggia, ciascuno con la propria zona parcheggio associata.
Le dichiarazioni.
“Abbiamo ideato e prodotto una simulazione fondata sulle distanze ipotetiche da mantenere in spiaggia – dichiara l’assessore Enrico Giordano – . Questo ci ha consentito di capire quante persone possono stare nelle diciotto porzioni di spiaggia. Sulla base di questo, abbiamo calcolato quante auto il corrispondente parcheggio possa accogliere come limite massimo. Il fattore determinante è la nostra capacità di recepire il limite di distanza che ci verrà comunicato. Una volta noto il limite, avremo il modello calato nelle spiagge del litorale cabrarese.”.
“Ci siamo accorti nelle varie simulazione – dichiara Massimo Marras, direttore dell’AMP del Sinis – che la spiaggia di Is Arutas avrà un grande decremento, ma che in media la riduzione sarà del 12%. Ci sono delle aree del litorale dove non c’è bisogno di ridurre il numero dei parcheggi, perché sono già sottodimensionate”.
Al vaglio la possibilità di poter utilizzare dei sistemi di comunicazione di esaurimento dei parcheggio disponibile, anche attraverso l’utilizzo di app.