“Secondo le più recenti stime il ritardo accumulato nell’erogazione dei servizi ai malati oncologici è di proporzioni enormi: sono oltre 4 milioni gli screening rinviati e che dovranno essere effettuati a partire delle prossime settimane. Ma nei due mesi di lockdown i disagi hanno riguardato diversi ambiti e tutte le visite previste nelle diverse fasi della malattia, sia quelle dedicate alla prevenzione che quelle di follow up, alle quali occorre sottoporsi a seguito di un’operazione. Controlli, esami, test periodici che in questi mesi sono stati spesso rinviati esponendo i pazienti che hanno avuto una diagnosi di neoplasia e hanno subito un intervento anche di recente al rischio di doversi sottoporre a trattamenti più invasivi se non addirittura al rischio di recidive”.
Per questo chiedo all’assessore alla Sanità Nieddu di poter conoscere quali saranno le direttive e i protocolli che la Regione ha intenzione di adottare nel più breve tempo possibile per far ripartire in sicurezza tutti i servizi dedicati ai malati oncologici ed evitare il ripetersi di situazioni altamente critiche come quelle verificatesi nei giorni scorsi all’Ospedale Businco di Cagliari.
“La riapertura deve concentrarsi sugli aiuti ai più deboli in tutti gli ambiti, e quello sanitario in particolare, quello che riguarda i pazienti più fragili come i pazienti oncologici, non può essere lasciato indietro. Spero che la giunta e l’assessore Nieddu si attivino immediatamente affinché la ripartenza si svolga nelle migliori condizioni possibili e che sia un’occasione per migliorare le condizioni in cui le prestazioni sono state erogate sinora e riprogrammare i servizi in un’ottica più efficiente e plasmata sulle nuove esigenze. Non possiamo permettere che ai ritardi si sommino altri ritardi”.