Pubblichiamo di seguito, quindi, quanto ci ha fatto pervenire l’Ufficio Stampa di Home Ristorant, in risposta all’articolo “incriminato:
https://www.sardegnareporter.it/2020/05/fipe-confcommercio-sud-sardegna-scrive-ai-sindaci/321619/
Gli iscritti presso la piattaforma Home restaurant Hotel di fama nazionale, sono in regola sia legalmente che fiscalmente seguendo le norme, i pareri e le sentenze ottenute negli anni dalle Autorità grazie allo sforzo della GC Management srl
Adempimenti Fiscali per Home Restaurant
Una delle critiche più frequentemente mosse nei confronti degli Home Restaurant è quella di essere delle realtà economiche “sommerse” che evadono le tasse eludendo le normative.
Non è prevista nel nostro ordinamento una disciplina specifica per il comparto ma questo non si traduce in illegalità.
Occorre far riferimento al regime fiscale previsto nel nostro ordinamento per i “Redditi Occasionali”
La disciplina delle Prestazioni Occasionali:
Quando l’attività lavorativa è occasionale, saltuaria o di ridotta entità si parla di prestazioni occasionali ex. art. 54-bis del Decreto legge n. 50/2017, convertito dalla Legge n. 96/2017.
La prestazione occasionale è caratterizzata da un limite economico ben individuato di 5.000€ nel corso di un anno civile.
Nel caso in cui il prestatore rientri in una di queste categorie: pensionati, studenti fino ai 25 anni, disoccupati e percettori di prestazioni di sostegno al reddito, il limite massimo netto sale a 6.666€.
L’Home Restaurant dovrà rilasciare Ricevuta, alla quale dovrà essere apposta Marca da Bollo del valore di 2€ nel momento in cui superi la somma di 77,47€.
(Home Restaurant Hotel fornisce a tutti i propri Homers iscritti un format di ricevuta utilizzabile).
Gli Home Restaurant difatti devono conservare evidenza delle spese sostenute per l’attività di Social Eating; tali spese dovranno essere sottratte dalle entrate percepite ed il netto così ottenuto dovrà essere opportunamente dichiarato in apposita sezione della Dichiarazione dei Redditi.
Home Restaurant Hotel continua a seguire attivamente l’evolversi della questione e si pone a sostegno dell’adozione di misure normative adeguate alle caratteristiche del comparto Home Restaurant anche per gli aspetti fiscali.
Alcun obbligo di SCIA
Il dibattito circa la necessità di presentazione di una SCIA per l’avvio dell’attività di Home Restaurant è molto forte, ma allo stato attuale della disciplina degli Home Restaurant non si rinviene la necessità di presentare la pratica di SCIA prevista per la ristorazione classica.
Integriamo informazioni presenti nelle FAQ che precedono, riportando un primo caso giurisprudenziale in materia.
La questione degli Home Restaurant è stata raramente trattata dalle corti italiane essendo un fenomeno sociale ed economico di recente sviluppo.
La pronuncia più recente, e postuma rispetto il parere del Ministero dell’Interno, è la N. 139/2019 del Giudice di Pace di San Miniato.
Nel caso specifico, il Giudice ha condannato il Comune di Montopoli che aveva emanato una ordinanza di chiusura per un Home Restaurant con relativa multa.
All’Homer veniva contestato l’avvio di un Home Restaurant senza aver presentato la pratica di SCIA.
Il Giudice di Pace riconosce la mancanza di necessità di presentazione di SCIA per l’apertura di un Home Restaurant.