Sono in tanti coloro che pensano:
«che c’entro io con il virus? Personalmente ne sto solo subendo le conseguenze».
Credo che, senza cercare facili giustificazioni, sia necessario che ciascuno reciti il mea culpa per aver contribuito, in qualche modo, a che tutto questo accadesse.
Per decenni abbiamo usato le risorse naturali come se fossimo i padroni dell’universo. Per quanto sia vero che l’Essere Umano dimostra razionalità nella misura in cui riesce ad adattare l’ambiente alle proprie necessità, ciò non significa che, come Attila, dobbiamo lasciare il deserto ovunque passiamo, incuranti delle gravi conseguenze che prima o poi ci saremmo ritrovati ad affrontare.
Per non parlare delle diseguaglianze tra i popoli, dello sfruttamento e del traffico degli esseri umani, dell’egoismo che divide popoli e culture diverse, senza che facciamo abbastanza perché questo non succeda.
Ci dispiace, ma non basta. È il sistema di vita in cui ci siamo identificati che ha causato tutto questo. Riconoscerlo è il primo valido punto di partenza per far cambiare le cose nella giusta direzione. Il cambiamento, quindi, parte in primo luogo da ciascuno di noi.
I precetti della Via della Felicità
I 21 precetti contenuti nel libro “La Via della Felicità, guida basata sul buon senso per una vita migliore” del filosofo e umanitario L. Ron Hubbard, segnano i paletti di un sentiero attraverso il quale è possibile creare un ambiente sano e felice attorno a noi.
Considerato che la società è formata da singole persone, che a loro volta formano i gruppi e l’umanità intera, ognuno di noi è importante per il cambiamento che tutti auspichiamo. Non va dimenticato che con i nostri atteggiamenti influenziamo nel bene o nel male chi ci circonda.
“Si può avere la sensazione che le cose siano arrivate ad un punto in cui è troppo tardi per fare qualcosa – scrive l’autore nell’epilogo del libro – che la strada già percorsa sia così malridotta che non c’è più alcuna possibilità di tracciarne una un pò diversa; tuttavia c’è sempre un punto sulla strada in cui si può tracciare un nuovo itinerario. E cercare di seguirlo. Non esiste persona viva che non possa dar vita ad un nuovo inizio”.
Non c’è più tempo. È arrivato il momento di individuare il nuovo itinerario da percorrere. I precetti della Via della Felicità ci indirizzano nella corretta direzione. A ciascuno di noi, per quanto gli compete dal ruolo che ricopre, il coraggio di imboccarlo e percorrerlo fino in fondo con determinazione.
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