Il mondo cambia e che lui anche i prodotti di prima necessità. Chi lo avrebbe mai detto che le mascherine, mai guardate sugli scaffali dei vari negozi, articoli venduti anche a 0,10 centesimi, oggi sono beni necessari. C’è stata una prima riunione per le aziende sarde che intendono riconvertire le proprie attività sulla produzione di mascherine chirurgiche e dispositivi di protezione individuale.
L’importanza dei Dpi
Un gruppo di esperti, coordinato da Maria Chiara Di Guardo sta mettendo a punto il programma di produzione di mascherine. Direttive chiare: le mascherine devono essere a norma, efficienti e a prezzo calmierato. Il dispositivo deve essere validato attraverso tre prove; filtrazione batterica, pressione differenziale e pulizia microbica.
“L’ateneo – spiega la professoressa Di Guardo – con il dipartimento di Ingegneria meccanica, chimica e dei materiali in prima fila, è già in grado di fare una delle prove previste, quello sulla pressione differenziale. A breve, saremo in grado di effettuare anche le altre due con le attività del dipartimento di Scienze mediche e sanità pubblica e completare il processo di validazione, necessario per le imprese che devono inoltrare la richiesta all’Istituto superiore di sanità”.
Nuovi indumenti
La necessità di indossare i dpi, in questa fase così complessa, è fondamentale anche da far comprendere a tutta la popolazione. La convivenza col virus e con questi “nuovi indumenti“, non sarà semplice, le nostre abitudini verranno messe a dura prova e impareremo delle nuove regole. Modificare le nostre abitudini è di primaria importanza per il rispetto della propria vita e di quella altrui. Ci apprestiamo a scrivere le sorti di questo nostro presente e lo faremo a colpi di mascherine e dpi. I prodotti del presente.