Si presenta sotto forma di mozione presentata in Consiglio Regionale, la richiesta di intervento risolutivo da parte del Consigliere Emanuele Cera, primo firmatario, e i colleghi del gruppo di Forza Italia, Angelo Cocciu e Giuseppe Talanas, per far sì che venga riconosciuto il diritto alle imprese artigiane di poter accedere alle iscrizioni all’apposito Albo.
Come noto, da oltre 3 anni, a più di 400 imprese artigiane della Provincia di Oristano, viene negato il diritto al riconoscimento di “impresa artigiana”. Questo problema viene causato dalla adozione della Legge Regionale n. 32 del 5 dicembre 2016 che ha soppresso le Commissioni regionali e provinciali per l’Artigianato e l’Albo delle imprese artigiane.
Questo tema, lo scorso anno, è stato anche oggetto di una forte iniziativa che ha visto il deposito di un’interpellanza rivolta all’Assessore del Turismo, Commercio e Artigianato Chessa, presentata dal Consigliere Regionale Emanuele Cera, primo firmatario, e dai Consiglieri Cocciu Angelo e Talanas Giuseppe, del gruppo di Forza Italia, e da Mura Francesco e Marras Alfonso, per fare luce su questa gravissima situazione al fine di interrompere e regolare definitivamente questa problematica, irrisolta dal 2017.
Paradossalmente, nel 2020 la situazione è peggiorata perché nel frattempo anche le tre convenzioni stipulate con le altre Camere di Commercio della Sardegna sono scadute al 31/12/2019.
Il Consigliere Emanuele Cera evidenzia che la situazione relativa alla “tenuta dell’Albo delle imprese artigianali si è ulteriormente aggravata”, difatti, oltre verificare la mancata attivazione dell’apposito Albo della Provincia di Oristano, adesso è venuta meno anche la regolare prosecuzione della tenuta dell’Albo nelle altre province della Sardegna.
Cera esprime:
“Disappunto per l’operato dell’Assessorato del Turismo, Commercio e Artigianato, sia per l’assenza di risposte in Consiglio Regionale all’interpellanza sollevata dai Consiglieri Regionali di Forza Italia e da quelli del territorio, sia per l’aggravarsi della problematica, che adesso coinvolge anche imprese artigiane delle altre provincie della Sardegna, e la mozione presentata intende avere risposte decisive”.
Non è pensabile che si vada avanti con questa incertezza amministrativa. Oramai i gravi danni economici, finanziari e patrimoniali patiti dalle oltre 400 imprese artigiane dell’oristanese devono immediatamente cessare. Si vuole ricordare che:
“La sede provinciale INPS, in carenza di conferma delle iscrizioni all’Albo, sta provvedendo alla variazione di inquadramento delle posizioni negando il riconoscimento della qualifica di Artigiano e sta riclassificando tutte le aziende nel settore industria con notevoli aggravi di costi per le imprese. Analogamente anche la sede territoriale dell’INAIL sta applicando ai titolari prestatori d’opera i coefficienti assicurativi dei lavoratori dipendenti, complicando inoltre la possibilità di maturare qualifiche e requisiti professionali”.
“Risulta importante – dichiara Emanuele Cera – impegnare l’Assessorato al fine di fornire uno strumento finanziario nella forma del contributo a fondo perduto, pari all’importo dei contributi previdenziali arretrati e dei relativi interessi e sanzioni, eventualmente richiesti dall’INPS, ora per allora, a far data dalla domanda di iscrizione all’Albo Artigiani, quale risarcimento per il mancato riconoscimento della qualifica di impresa artigiana per titolari e soci e coadiuvanti.
Dare nel contempo, immediata attuazione alle misure previste con la L.R.12 marzo 2020 n. 10, e promuovere un intervento finanziario di 40 milioni di euro per il comparto artigiano della Sardegna, mediante l’attivazione di opportunità disciplinate all’art.4. comma 9 sulla legge 949/52 per contribuire a sostenere il rilancio del settore artigiano della Sardegna e reagire positivamente alle difficoltà finanziarie emerse con l’emergenza sanitaria in atto da Covid-19″.
Il Consigliere Emanuele Cera rimarca inoltre che:
“Con la mancata operatività dell’Albo, si lede inoltre il diritto/dovere a esercitare l’attività di impresa in forma artigiana. Viene impedito, di fatto, l’accesso a importanti provvidenze di settore, tra l’altro alcune delle quali erogate proprio dall’amministrazione regionale”.
Si deve mettere la parola fine a questa incresciosa situazione che sta causando gravi danni al sistema economico locale e che in questo particolare momento, legato alla emergenza sanitaria da Covid-19, si corre il rischio che non possano accedere ai benefici specifici che sono in corso di programmazione per il settore artigiano della Sardegna.
Ci vuole uno scatto definitivo e improcrastinabile dell’Assessore al Turismo, Commercio e Artigianato per garantire la tutela dei diritti delle imprese artigiane, le quali, a causa della mancata iscrizione al competente Albo, per cause non imputabili alle stesse, vengono private di diritti.
Conclude, infine, Cera:
“Non vorrei pensare che queste imprese artigiane non possano godere dei benefici di legge previsti, a causa dell’inerzia dell’Assessorato”.