Considerata l’attuale situazione epidemiologica del territorio oristanese – ad oggi i soggetti in quarantena sono inferiori alle 50 unità – è stata costituita un’unica Usca inter-distrettuale con sede a Terralba, in via Santa Suina n.7, che svolgerà la sua attività per dodici ore al giorno, sette giorni su sette. In caso di necessità, in relazione ad un’evoluzione epidemiologica del virus che richieda maggiori risorse, saranno costituite ulteriori Usca, una per ciascun distretto socio-sanitario.
Il personale dell’Usca – attualmente sono operativi cinque medici e tre infermieri – è stato adeguatamente formato sull’utilizzo dei DPI e sulle procedure organizzative che regolano l’attività dell’Unità Speciale, predisposte dai Direttori di Distretto in sinergia con il Servizio Prevenzione Protezione, Servizio Rischio Clinico e Servizio Professioni Sanitarie.</p>
Nel corso dell’assistenza domiciliare, l’Usca effettua tutte le attività di carattere medico-infermieristico con l’ausilio di termoscanner, saturimetro, misuratore di pressione e altri strumenti essenziali per il monitoraggio del paziente. Nel caso in cui i sintomi dovessero aggravarsi, ne viene predisposto il trasferimento in ospedale, nel rispetto dei protocolli sanitari.
È attiva dal 7 maggio scorso l’Unità speciale di continuità assistenziale interdistrettuale dell’Assl di Oristano, un’equipe composta da medici e infermieri in grado di garantire la gestione domiciliare dei pazienti affetti da Coronavirus che non necessitano di ricovero ospedaliero o che sono stati dimessi dai reparti. Il compito dell’Usca – una sorta di “unità volante” che lavora a domicilio o in remoto, su chiamata del medico di medicina generale – è quello di assicurare la presa in carico e il costante monitoraggio dei parametri vitali dei pazienti affetti da Covid-19 in isolamento domiciliare, esercitando così una funzione di filtro sul territorio. L’assistenza può avvenire a distanza, attraverso una costante sorveglianza sanitaria telefonica o direttamente a casa del soggetto positivo.