“Una mozione in consiglio regionale per riconoscere ad ogni medico, infermiere, tecnico e operatore sociosanitario impegnato in questi mesi nei nostri ospedali per fronteggiare e sconfiggere il Covid-19 un riconoscimento economico da parte della regione.” Questa la richiesta avanzata e portata avanti in Consiglio dal Gruppo Lega Sardegna.
“Eroi, angeli della corsia, si sono sprecati gli appellativi e gli elogi per il personale sanitario ma nel concreto il governo Nazionale si è mostrato incapace di rendere merito ad una classe di lavoratori che ha gestito con professionalità, anima e cuore l’emergenza pandemica” scrivono in una nota i consiglieri regionali “Sentiamo, pertanto, il dovere di farci portavoce affinché la Regione, nel limite delle sue possibilità, reperisca i fondi per compensare in parte questa mancanza garantendo un contributo aggiuntivo al personale sanitario, come forma di riconoscimento per l’impegno profuso in prima linea nel combattere questa difficile battaglia”.
“Ci dispiace dover segnalare che il governo Conte ha messo in piedi a tal riguardo un balletto che ha dell’assurdo e del vergognoso”dichiara Annalisa Mele prima firmataria della mozione “il bonus mille euro una tantum annunciato con i soliti altisonanti proclami, destinati però a sciogliersi più in fretta della neve al sole, prima compaiono, poi scompaiono, dopo riappaiono nuovamente raddoppiati per poi esser messi nuovamente in dubbio. Una presa in giro irrispettosa nei confronti di lavoratori che con cuore, passione, tenacia e innegabile professionalità hanno gestito una situazione a dir poco difficile”
Un’iniziativa che trova il massimo sostegno anche ad opera dell’assessore regionale alla Sanità della Lega, Mario Nieddu, ben consapevole che se la Sardegna può vantare allo stato attuale numeri tanto incoraggianti è anche e soprattutto per merito del senso del dovere e della responsabilità messa in campo dal nostro personale sanitario.
“Con la mozione da noi depositata chiediamo dunque alla giunta di individuare le risorse economiche necessarie per riconoscere questi incentivi” concludono i consiglieri leghisti.