Come ho già scritto ieri, dopo conferenza stampa di Marcon e Merkel: i giochi sono finiti.
Ecco il testo dell’accordo Franco/Tedesco stipulato ieri (Link: https://www.bundesregierung.de/…/2020-05-18-deutsch-franzoe… per chi vuole ragionarci su e senza intermediazioni interpretative di parte.
Fatto positivo: È precisato che non saranno “prestiti”, ma “dotazioni” che, però, è cosa diversa dall’affermare che sono “soldi dati a fondo perduto”.
Questo vuol dire continua Molinari e ripeto fatto positivo – che se non ci saranno spese di gestione e la nascita di strutture collaterali da pagare per farlo funzionare, sarà certamente meglio del “prestito” MES e/o di quello della BEI e/o del futuro SURE, perché sarà gestito (ma dobbiamo aspettare la fine delle trattative, perché questa è solo la proposta dei due Paesi) direttamente dalla Commissione Europea, come avviene con la “dotazione” dei vari Fondi Europei e, quindi, proprio perché non dovrebbe essere un prestito, non andrà ad incidere ( come MES ecc. ecc.) sul Bilancio dei singoli stati aggravandolo.
Se così si realizzasse (ad oggi si oppongono vari stati fra cui Olanda ed Austria), sarebbe già un passo in avanti, ma che non si dica che sono soldi dati a fondo perduto, cioè regalati; sarebbe come truffare i cittadini. Quelli, in Inglese si chiamano ” lost fund” o, al più “grant funding o, infine “contributing non-repayable money” e non mi pare siano usate nessuna di queste forme nel documento.
Per chi vuole approfondire e capire, a pagina 3 dell’accordo, è scritto che la “dotazione” sarà comunque, ” ad “accesso condizionato” e sarà previsto un “piano di rimborso vincolante”, ovvero “binding repaymente plan”.
Inoltre l’accordo Franco Tedesco, che ricalca in questa parte ultima risoluzione del Parlamento Eu che ha auspicato nascita del “Recovery Fund” ancorato al Bilancio dell’EU, ha ribadito che tale nuovo fondo dovrà essere ricompreso nel prossimo Quadro finanziario pluriennale; cioè nel Bilancio dell’ Unione Europea ed auspicano che l’UE vi faccia fronte chiedendo soldi al mercato mediante emissione di titoli in nome di se stessa (borrowing on markets on behalf of the EU).
Ad oggi, però (per chi vuole approfondire https://www.consilium.europa.eu/…/multiannual-financial-fr…/) il Bilancio Europeo non lo prevede.
Il quadro finanziario pluriennale (QFP), ovvero il Bilancio Europeo pluriennale, se lo si dovrà aumentare nella sua dotazione di oltre 500 miliardi e fino a che l’EU non si doterà di un Proprio Ministero delle Finanze e /o di qualcosa di simile e di un qualcosa di simile alla possibilità di emettere titoli di debito comune (come da noi fa il Ministero del Tesoro e delle Finanze con i famosi BOT) vuol dire, a Trattati in essere, aumentare le fonti di finanziamento proprie dell’UE che, ripeto ad oggi, sono composte: dai dazi all’importazione sui prodotti provenienti dall’esterno dell’Unione, dai contributi zucchero, dalle multe applicate alle imprese che non rispettano la normativa europea, dall’IVA e dai contributi dei paesi membri in base ai rispettivi Redditi Nazionali Lordi.
Quest’ultima risorsa rappresenta la più grande fonte di entrate del bilancio dell’UE (circa il 70% del finanziamento totale). Ad esempio, il contributo basato sul Reddito Nazionale Lordo dei vari paesi per il 2017 è stato di 78,6 miliardi di EURO.Per cui le strade, ripeto a Trattati dati e tranne che si riesca a modificarli e dotarci di un qualcosa che somigli ad un Ministero delle Finanze Europeo dandogli, nel contempo, il potere di emettere Titoli di debito Europei (in questo caso EUROBOND), o aumentano i dazi e/o IVA e/o aumentano i soldi che ogni stato deve metterci nella “bacinella comune”.
A trattati dati non ci sono altre strade e per cambiarli, devono essere d’accordo tutti e 27 gli Stati.Per cui, in attesa prossime decisioni eurogruppo e proposta della Commissione Europea abbiamo che, ad oggi, con la proposta e l’accordo Franco/Tedesco siglato il 18 maggio che:
1. la cifra del Recovery Plan da suddividersi fra i 27 paesi dell’EU, da i 2000 miliardi si è ridotta a 500.
2. Non è previsto alcun finanziamento a fondo perduto. Al più, se l’accordo suggerito e siglato da Francia/ Germania sarà accettato a maggioranza assoluta da tutti i 27 paesi, si avrà l’aumento della dotazione del Bilancio Europeo di 500 Miliardi di Euro che avverrà o come auspicato in questo accordo, con l’UE (ma chi, Commissione, Eurogruppo, o altri da inventarsi?’) che chiederà direttamente i soldi al mercato mediante emissione di titoli in nome di se stessa (browning on markets on behalf of the EU) e/o attraverso aumento delle fonti di finanziamento proprie dell’EU,, per come sopra detto.
3. Sempre in attesa proposta della Commissione, quella Franco / Tedesca prevede, oltre al limite di 500 miliardi, una scadenza (non è chiaro quale sarà la maturity) e. un piano di rimborso vincolante, ovvero come riportato nel testo “linked to a binding repayment plan beyond the current MFF on the EU budget”, che tradotto vuol dire, se così rimarrà, che chi vorrà accedervi, anche se non saranno veri e propri prestiti, assumerà un “preciso impegno degli stati membri a seguire una sana politica economica e un ambizioso progetto di riforme” (will be based on a clear commitment of Member States to follow sound economic policies and an ambitious reform agenda).
Se non è un “controllo” sulle politiche economiche e finanziare dei Paesi,…di cosa si tratta?.
M’ha…importante che chi dovrà andare a trattare, abbia le idee chiare quando si siederà al prossimo Tavolo dell’Eurogruppo e si dovranno firmare impegni.
Certamente, l’Unione Europea è ad un bivio della sua Storia e, almeno questo si intuisce da questo accordo, ne sono consapevoli tutti e non è più tempo di ipocrisie e rinvi o mezzi accordi.
Non resta, da europeista convinto,conclude l’esponente dell’Italia dei Valori, che aspettare e sperare!!