“L’immobilismo da parte dell’assessora è ancora più grave dal momento in cui l’AARS sta addirittura avanzando proposte che si prestano all’apertura di conflitti tra gli stessi lavoratori, ai quali è stato proposto di firmare un verbale di conciliazione che prevede la rinuncia a tutte le azioni legali in essere (nei confronti dell’ex datore di lavoro per il mancato pagamento di diversi stipendi) per poter essere assunti. Verbale di conciliazione nel quale tra l’altro – sottolinea il consigliere regionale del m5s Michele Ciusa – non viene specificata la cifra proposta da AARS e che quindi non dà alcun tipo di garanzia. Questa proposta, come evidenziato dai sindacati, risulta incompleta e invalutabile”. Questo l’intervento del consigliere regionale del m5s Michele Ciusa che sulla vertenza Aipa ha già presentato tre interrogazioni in Consiglio regionale.
“Nonostante sia arrivata una nuova proposta quindi, che aumenta i mesi di contratto da 6 a 12, rimane in piedi il ricatto. Dopo il protocollo di febbraio 2019, dopo l’autorizzazione del Ministero alla prosecuzione della attività sui libri genealogici e programmi aggiuntivi, dopo la delibera di luglio 2019 che citando il protocollo e le attività previste dal protocollo stesso riepiloga lo stanziamento dei fondi complessivi, l’ter di assunzione dei lavoratori ex Apa si è nuovamente inceppato. Come mai assessora Murgia? Quali sono i motivi che ancora ostacolano il reintegro delle 37 unità lavorative rimaste inspiegabilmente fuori da AARS?
“Quali sono gli strumenti che ha intenzione di adottare per venire incontro ai lavoratori e soprattutto quale attività di pressione sta portando avanti nei confronti di AARS? Le chiedo – ribadisce Ciusa- di farsi carico di questa vicenda una volta per tutte”.