Eccone un estratto:
“Il brano risulta piacevole all’ascolto soprattutto per l’atmosfera musicale e il racconto del testo. Dinamiche sonore ben curate. Armonicamente il tessuto è sempre colto e ricercato. Tutto il contrappunto dell’orchestrazione risulta coinvolgente e piacevole all’ascolto.
Tutto ciò rivela una indubbia e innata musicalità e una ricerca istintiva di bellezza e uno sfuggire dalla banalità.
Il brano ha un testo delicato e dalla scrittura un po’ retrò, che però ha il suo fascino, con accoppiamenti di parole ricercati come ad esempio quello del titolo, labile tepore. Sai gestire bene questa cifra stilistica.
I brani apparentemente senza tempo come il tuo, sono sempre in bilico fra essere eterni e l’essere fuori tempo. E tutta l’esposizione, garbata e misurata, rende difficile critiche ulteriori.
La voce e l’atmosfera, che riportano a classici di Umberto Bindi o ad alcune cose di Sergio Cammariere, nascondono una leggera antichità del testo.
In generale, concludendo, si tratta di un bel lavoro, garbato e piacevole.” – Mogol
Guarda il video di “Un labile tapore”
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