Tesi pericolosa perché, piuttosto che analizzare se violato lo “spirito della Costituzione nel bilanciamento dei valori e dei poteri” è come se rimettesse alla forza delle maggioranze pro-tempore il “rispetto ” dei provvedimenti emessi ai valori e principi costituzionali. Pericolosa, perché vorrebbe dire che, in futuro, ogni maggioranza parlamentare potrà, e proprio in forza di essa, emanare provvedimenti formalmente non incostituzionali (che è poi il procedimento a cui sono sottoposti tutti i provvedimenti di legge che passano dal parlamento prima della votazione e che non esclude – nonostante votazioni in commissione o in aula di non incostituzionalità – che possano venire sia sanzionati per non manifesta incostituzionalità dai giudici de quo, fino alla sanzione del Giudice delle leggi, ovvero la Corte Costituzionale) ma in violazione dello spirito della Costituzione. Viviamo temi molto pericolosi e proprio per cose di questo genere. Non me ne voglia il professore, che stimo moltissimo, ma ritengo molto più corretta la tesi del prof. Cassese, in questo confronto interpretativo. Cassese ha ragione e non tanto e non solo per l’argomento tecnico che utilizza, ma per ricordarci il valore di precedente che il metodo Conte potrà avere, da qui alla prossima pandemia. Infatti, non sappiamo chi sarà al Governo. Potrebbe esserci il Governo Meloni, con Salvini Ministro della Sanità, tra 7/10 anni. Per questo la ritengo molto, ma molto pericolosa, perchè, ripeto, ignora la forza della storia e del precedente, ovvero la forza della consuetudine e della prassi che si crea anche nel campo costituzionale. Possibile non comprenderlo. Io ricordo che molti dibatti procedurali in Senato, giusto per dire, venivano chiusi, richiamandosi ai precedenti che peraltro (e mi riferiscono a quelli su interpretazione in autodichia del regolamento del Senato) non sono nemmeno codificati.
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Avv. Sen. Francesco Molinari