In vista della ripresa delle attività, all’inizio del prossimo anno scolastico, insieme all’Assessore Sanna alla videoconferenza hanno partecipato i dirigenti scolastici dei quattro istituti comprensivi cittadini, quello del Centro provinciale di istruzione per gli adulti, dirigenti comunali e responsabili delle sicurezza degli istituti.
“Il Ministero dell’istruzione non si è ancora espresso sulle misure da adottare in vista dell’avvio del prossimo anno scolastico, ma tutti i dirigenti scolastici hanno convenuto che uno dei problemi più rilevanti che le scuole si troveranno ad affrontare sarà quello degli spazi – osserva l’Assessore Sanna -. Se, come sembra, il Ministero dovesse decidere di ridurre il numero di studenti per classe, per garantire il rispetto delle distanze tra gli studenti, occorreranno molte più aule e dovremo fare i conti con il problema degli spazi. Questo comporterà la riorganizzazione completa delle scuole e richiederà anche un potenziamento degli organici (insegnanti e ATA). Le scuole inoltre dovranno far fronte a maggiori oneri per l’igienizzazione e la sanificazione degli ambienti”.
Tra i problemi emersi durante l’assemblea quello della possibile attribuzione ai datori di lavoro, che in questo caso sarebbero i dirigenti scolastici, della responsabilità per eventuali contagi contratti nell’ambiente di lavoro.
Uno dei temi in discussione anche la notizia di una possibile rimodulazione del calendario scolastico per posticipare l’inizio delle lezioni.
Sul problema degli spazi i dirigenti hanno rilevato che nell’ultimo anno scolastico tutte le aule degli istituti cittadini sono state occupate dalle classi a causa della chiusura della scuola di Sa Rodia.
“Con la riapertura dell’istituto di via Cairoli sarà possibile recuperare numerose aule e liberare gli spazi occupati nelle scuole di via Bellini e via Solferino – ha sottolineato l’Assessore Sanna -. In questo modo, in queste tre scuole, ci sarà maggiore disponibilità di quegli spazi che potrebbero essere necessari in base alle probabili indicazioni ministeriali. Il problema resterebbe invece per tutte le altre scuole: dalle primarie Sacro Cuore e Sa Rodia quelle dell’infanzia e alle secondarie superiori di primo grado. Alcune scuole potrebbero svolgere delle attività negli spazi all’aperto, ma rimane comunque la necessità di individuare altri spazi al chiuso. Sarà necessario un piano di riorganizzazione che tenga conto delle esigenze dei singoli istituti, ma in primo luogo serve che il Ministero detti quanto prima regole ed indirizzi”.