“La Sardegna è l’unica regione italiana a non avere ancora nominato un garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale. Ancora un esempio – tutt’altro che virtuoso – del record di primati negativi che i nostri amministratori hanno generosamente riservato all’isola: a nove anni dall’istituzione della figura del garante, con la legge regionale n. 7 del 7 febbraio 2011, a tutt’oggi non risulta ancora affidato l’incarico. La legge giace inattuata da 9 anni per precisa volontà politica o per totale insensibilità al tema? Cui prodest?”.
E’ quanto afferma in una nota il Portavoce del Movimento 5 Stelle alla Camera, Mario Perantoni. A onor del vero, a novembre 2017 era stato predisposto il concorso, annunciato in pompa magna alla presenza del Garante nazionale Mauro Palma, ma mai ufficialmente bandito.
“La politica non può continuare a ignorare la questione detentiva – aggiunge il deputato pentastellato sassarese – soprattutto in considerazione dell’attuale situazione di emergenza sanitaria e del sistema carcerario, in costante equilibrio precario, tra l’annoso problema del sovraffollamento e le strutturali carenze di personale. A ciò si aggiunga la preoccupante carenza di direttori, costretti a coprire più istituti, e l’assenza una struttura assistenziale interna in grado di rispondere alle esigenze terapeutiche di maggiore gravità dei detenuti di alta sicurezza, come rilevato dallo stesso Mauro Palma in più di un’occasione.
Sottolineo, pertanto, la necessità di provvedere alla nomina del Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, anche al fine di entrare in sinergia con gli enormi sforzi, sia finanziari che organizzativi, che l’attuale maggioranza di governo ed il ministro Bonafede in particolare sta ponendo in essere per superare le criticità segnalate.
Sarebbe di importanza fondamentale a garanzia dei diritti fondamentali delle persone ristrette, negli istituti penitenziari così come nel discusso Centro di permanenza per il Rimpatrio (CPR) di Macomer, anche in considerazione del recente tentativo di suicidio di un’ospite avvenuto lo scorso 30 aprile.
La dimensione carceraria necessita di una presenza costante e qualificata, fondamentale per ridare ai reclusi un punto di riferimento essenziale nel loro percorso rieducativo”, conclude l’onorevole Perantoni.
Ho sensibilizzato la capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, onorevole Desire’ Manca, affinché ci si attivi presso il Presidente della Regione perché intervenga con tempestività per colmare tale lacuna.