“Questa notizia – ha osservato Lapia – sta creando notevole preoccupazione fra i cittadini e gli amministratori del territorio, che interpretano tale scelta come l’ennesimo passo indietro dello Stato da quelle aree interne che portano avanti da decenni una lotta esemplare contro lo spopolamento”.
La lettera
“La chiusura della sede della Polstrada del Comune di Fonni era già stata paventata nel 2017, anno in cui era già in opera un progressivo ridimensionamento dell’organico in forza a tale Distaccamento, che portava a pensare a una decisione di imminente chiusura (come di fatto è avvenuto negli ultimi giorni)”.
Così la lettera della parlamentare che ha quindi spiegato perché è di fondamentale importanza che il presidio rimanga aperto e operativo:
“Sono diverse le ragioni per le quali è necessario mantenere aperto un Distaccamento presso il Comune di Fonni:
- la percezione positiva da parte della popolazione di un senso di maggiore sicurezza;
- la percezione del senso di legalità con il notevole decremento degli incidenti stradali negli ultimi anni;
- la tempestività degli interventi in situazioni in cui si ritenesse utile la presenza degli agenti;
- l’egregio lavoro svolto dagli agenti in situazioni di grave difficoltà (si pensi alla nevicata del gennaio 2017 o all’interruzione di arterie stradali come la ‘Desulo-Fonni’);
- l’alta ricettività turistica del territorio.
Ma è sicuramente la posizione geografica di Fonni e il suo essere il Comune più alto della Sardegna, 1.000 metri sul livello del mare, che ne costituisce una peculiarità unica sul piano delle attività da svolgere dalla Polizia stradale, soprattutto nei mesi invernali. Le nevicate e le gelate sono una consuetudine e, in molteplici occasioni, gli agenti hanno fatto la differenza assicurando con estrema professionalità una presenza sul territorio costante, rapida e sempre ben accolta dai cittadini. Appare inverosimile come ancora una volta, nel caso della Regione Autonoma della Sardegna – ha proseguito nella sua lettera, Mara Lapia –, piuttosto che incrementare i servizi in un’area già di per sé caratterizzata da numerosi problemi relativi alla grave carenza in molti settori vitali del territorio (si pensi alla sanità), si proceda a un taglio indiscriminato e che non tiene conto di peculiarità oggettive del territorio, che si legano alla ineludibile necessità di assicurare un costante servizio di vigilanza da parte della Polizia di Stato”.
La parlamentare ha quindi invitato la Ministra, una volta preso in esame questo quadro specifico del territorio, a ritirare il provvedimento e a trovare un’adeguata soluzione per il problema di concerto con il Comune e la Prefettura di Nuoro.