L’amministrazione ascolta le proposte delle società sportive e valuta la concessione di spazi esterni.
L’attività delle associazioni sportive potrebbe riprendere nella bella stagione, all’aperto. È una delle opzioni discusse nel corso della riunione che si è svolta venerdì in videoconferenza su Skype tra il Vicesindaco Marcello Zirulia, l’assessora allo Sport Mara Rassu e più di venti rappresentanti delle società.
«Lo sport è un grande strumento di aggregazione, ma non solo. È un settore che supporta il percorso di crescita e formazione di giovani e adulti, con una grande valenza sociale. Impiega, inoltre, tanti operatori competenti che hanno anche fatto investimenti – sottolinea l’assessora Rassu – e insieme stiamo cercando soluzioni per far ripartire le attività non appena le norme lo renderanno possibile.
Tra le opzioni c’è quella di individuare appositi spazi all’aperto con dotazioni logistiche da concedere gratuitamente o quasi alle associazioni, per garantire loro la ripresa dopo questo periodo durissimo. La Giunta ne sta discutendo e presenteremo presto una proposta alla struttura tecnica comunale».
Le associazioni hanno spiegato agli amministratori che per certe discipline sono già stati attivati i protocolli di sicurezza ed è stato chiesto alla Giunta di valutare la concessione di contributi, anche per sostenere i pagamenti delle tasse comunali, o l’esenzione totale dei canoni comunali durante il periodo di inattività.
«Tante categorie stanno chiedendo contributi. Le cifre a disposizione del Comune di Porto Torres, considerando le tante imprese e associazioni che svolgono attività – aggiunge il Vicesindaco Zirulia – non possono soddisfare le richieste e su questa partita è indispensabile un forte intervento del Governo e della Regione».
Sul fronte dei contributi l’amministrazione si è unita al coro delle richieste presentate in Regione dal gruppo di lavoro degli assessori allo sport e al turismo della Sardegna. «Alcune società hanno concessioni nelle strutture comunali, ma ce ne sono altre che svolgono attività in strutture private sostenendo costi fissi che con lo stop sono diventati insostenibili», aggiunge Mara Rassu.
Gli operatori legati alle attività del mare hanno chiesto al Comune di intercedere con la Capitaneria di porto per avere chiarimenti sulle normative di accesso nelle spiagge e individuare apposite aree di ingresso, invitando il Comune a riprogrammare più avanti, se sarà possibile, lo svolgimento di eventi che erano previsti in questi mesi. «Abbiamo risposto anche a singoli questioni presentate dalle associazioni, chiedendo all’ufficio competente di occuparsene e di verificare se è possibile dare il via libera alla ripresa degli allenamenti, nelle modalità consentite dalle norme», conclude l’assessora allo Sport.