Confermati gli stage in autunno, compreso quello nel parlamento europeo di Bruxelles, in novembre.
La scuola non si è fermata neanche in tempo di pandemia, anzi ha rafforzato l’attenzione attraverso lezioni interattive nelle piattaforme tecnologiche, modificando i programmi per adattarli alla attualità.
Così la lezione di Vittorio Pelligra, economista dell’Università di Cagliari, è stata orientata alla “salute, bene comune globale”; quella del sociologo della comunicazione Alessandro Lovari si è basata sulla “comunicazione istituzionale nella sanità”; quella del portavoce del ministro Dario Franceschini, il maddalenino Gianluca Lioni, oltre agli aspetti legati al lavoro di staff, si è soffermata sulle misure di rilancio del turismo e della cultura dopo il Covid-19.
Particolarmente significative le testimonianze di Giorgio Gori, Sindaco di Bergamo, e di Javier Baquero, membro del governo della città metropolitana di Bogotà in Colombia. Mentre di città multiculturale ha parlato Pietro Bartolo, l’eurodeputato e medico di Lampedusa.
Spazio anche per le nozioni e i principi basilari con Gianmario Demuro, costituzionalista ed ex assessore regionale alle riforme, sulla Costituzione Italiana e lo Statuto di Autonomia, e con Luca Canessa, segretario generale del Comune di Grosseto, sul testo unico degli enti locali.
Una media di sessanta partecipanti, tante donne, lezioni vivaci, interventi, domande e risposte, per una scuola che ha l’ambizione di preparare una nuova classe dirigente e una cittadinanza attiva e consapevole.