Safe space per far ripartire le spiagge. Il sistema è stato brevettato dall’ingegnere Gianluca Langiu. Nativo di Olbia. Per far ripartire le spiagge bisogna rispettare le giuste distanze.
Nastri e picchetti per isolarsi in spiaggia, questo è quanto disposto dal protocollo siglato da Inail e Issn. Concetti ribaditi anche nelle linee guida fissate dalla conferenza Stato-Regioni.“Il nostro sistema favorisce l’immediata e visibile separazione con distanze pari a quelle indicate come obbligatorie per gli stabilimenti – spiega l’ingegnere – e che i due testi di accordo suggeriscono anche per le spiagge libere”.
Un brevetto per il safe space?
Un grande lavoro dietro a questo nuovo Safe space. Lo studio di progettazione di Langiu, insieme al Klojaf Studio di Nuoro di Salvatore Piredda, hanno curato il brand e tutti gli aspetti legati alla comunicazione. Il Fab Lab Olbia, centro specializzato nella stampa in 3D, ha realizzato il prototipo del picchetto che supporta Safe Beach Space.
“La distanza interpersonale in spiaggia? È un problema vecchio, ci avevo già pensato e ho la soluzione”
Subito spiegato come mai lo studio avesse già dei progetti per il distanziamento sociale in spiaggia. Un lavoro di anni che l’emergenza sanitaria ha solo reso necessario e urgente. Da sempre si è pensato di creare delle piccole oasi relax in spiaggia. Le regole relative al distanziamento sociale hanno accorciato i tempi. Non c’è però un vero brevetto.
L’emergenza sanitaria
Il Covid-19 ha sottolineato un problema già esistente e al quale già si stava lavorando. Il distanziamento il spiaggia da anni coinvolge lo studio di ingegneri e architetti. Ora si ha la necessità di trovare una soluzione per far ripartire il turismo.
Il Safe space, rappresenta un sistema pratico, comodo, sicuro e ambientalmente sostenibile per consentire a ognuno di marcare il proprio spazio anche in una spiaggia. Un’oasi da un metro e mezzo di raggio. Progetti già in lavorazione che hanno trovato la spinta nel distanziamento sociale per contenere il Covid-19.