Più volte noi dello “Sportello dei Diritti” abbiamo segnalato particolari esperienze vissute nei Nostri Mari. Jonio e Adriatico che nonostante lo sfruttamento umano si dimostrano ancora generosi e anche terribili. Così come se terribile non è, ci manca poco, potremmo dire guardando il video postato su Facebook da un giovane che si trova su una barca da diporto, con alle spalle un mare olio per quant’è piatto. Il ragazzo esibisce con simpatia mista a stupore, pochi secondi dopo l’inizio della ripresa, la testa di una cernia bruna, noto pesce dei nostri mari dalle deliziose carni, che da predatore temibile e ricercato trofeo dei pescatori, si è trasformato in preda di un pesce di notevoli dimensioni se si osserva la cesura netta che ne ha tranciato, in apparenza di un colpo, il resto del corpo.
Immagini quelle del curioso video, se non inedite, quantomeno rare per i mari nostrani, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”che c’inducono a pensare che poco oltre le rive delle nostre coste nuotino ancora indisturbati animali di notevoli dimensioni, come gli squali, che ci fanno ricordare che non sempre siamo noi umani l’ultimo anello di una catena alimentare da rispettare e preservare. Ecco il video: https://www.youtube.com/watch?v=T7XkcPg93Uw