La visione di Gualtieri è piuttosto positiva anche sulle risorse che l’Unione Europea dovrà accordare per la ripresa dei Paesi membri dalla crisi da coronavirus. Quanti soldi avrà a disposizione l’Italia? E quale ruolo giocherà il Recovery Fund?
Il ministro dell’Economia ha provato a dare delle risposte.
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Sul MES deciderà il Parlamento, parola di Gualtieri
Resta senza dubbio l’argomento più controverso in Italia: il MES senza condizioni. Gualtieri è tornato a parlarne in Senato, ribadendo la linea che anche Giuseppe Conte aveva fissato: l’Italia deciderà al riguardo solo dopo la discussione in Parlamento.
Stando a quanto dichiarato dal ministro dell’Economia, il fondo salva-Stati studiato nella versione specifica per la crisi da coronavirus sarà di nuovo discusso dall’Eurogruppo l’8 maggio, con l’impegno di passare al board dei governors entro metà mese.
Il compito dell’Italia sarà quello “di vigilare affinché i documenti finali siano in linea con l’elemento dell’assenza di condizionalità al di fuori dell’uso per spese specifiche”. Un suo eventuale impiego – si ricorda che lo strumento del MES senza condizione resta a discrezione degli Stati – potrà essere deciso solo dal Parlamento.
Il tutto, come ha sottolineato Gualtieri, solo come ultima fase. Prima occorrerà valutare attentamente la struttura del fondo e le sue modalità.
Un meccanismo automatico di adozione per l’Italia, dunque, è stato nuovamente smentito da parte del ministro.
Sentenza su QE non avrà impatto
Gualtieri ha dato la sua opinione anche sul tema del giorno: la legalità o meno del QE stabilito dalla BCE. La sentenza della Corte costituzionale tedesca ha gettato ombre sullo strumento finanziario europeo, mettendo in confusione gli Stati membri e il mercato.
Il ministro dell’Economia si è detto certo che la pronuncia arrivata dalla Germania non avrà alcun impatto, poiché: “non riguarda in alcun modo le misure di politica monetaria assunte dalla Bce per far fronte all’emergenza Covid, compreso il programma Peep e la modalità della sua implementazione”.
Gualtieri, infatti, è convinto che siano stati posti soltanto rilievi procedurali, senza intaccare minimamente la legittimità del QE. Secondo il ministro, in tempi brevi ci sarà un chiarimento e nessun impatto pratico verrà osservato.
“Recovery Fund in estate”, dice il ministro
Presentato come un successo della strategia italiana a Bruxelles, il Recovery Fund non ha ancora dettagli specifici. Su questo strumento Gualtieri ha le idee chiare, così ribadite:
“Noi riteniamo che non si possa aspettare il 2021 per avere uno strumento operativo. L’Italia sostiene la necessità di anticipare e che sia possibile utilizzare il recovery fund già in estate”
Inoltre, il ministro ha espresso fiducia anche sull’entità del fondo: potrebbe garantire almeno 100 miliardi di euro di risorse al nostro Paese.
Gualtieri ha fatto i conti generali di quanto potrebbero valere gli strumenti scelti a Bruxelles per la crisi economica italiana: 20 miliardi dallo SURE per gli ammortizzatori sociali; 40 miliardi di finanziamenti dalle linee di credito della BEI; gli eventuali 36 miliardi dal MES e, infine, le risorse messe a disposizione dal Recovery Fund.
In totale, il ministro ha disegnato una rosea prospettiva da 200 miliardi di euro in arrivo dall’Unione Europea. Gualtieri ha mantenuto un tono positivo. Bisognerà capire cosa si deciderà a Bruxelles nei prossimi giorni, molto attesi.
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Violetta Silvestri
Fonte: www.money.it