Una sintesi insomma di come e dove vengono collocate le nostre tasse, che insieme ai dati del Ministero dell’Economia pubblicati lo scorso 26 aprile forniscono un quadro piuttosto chiaro del sistema tributario italiano.
Secondo le statistiche MEF relative alla dichiarazione dei redditi del 2019 (quindi dell’anno d’imposta 2018) sono ben 12,6 milioni di italiani a risultare esenti, e quindi a non pagare le tasse.
Un sistema squilibrato, che finisce per pesare solo su determinate categorie di contribuenti.
Tasse, tra pensioni, sanità e debito pubblico: che fine fanno i nostri soldi
Dal 5 maggio 2020 l’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione online il modello 730 precompilato, ma solo per la consultazione. Per la modifica dei dati e l’invio della dichiarazione bisognerà attendere il 14 maggio.
Una cosa che invece si può fare fin da subito è controllare che fine fanno i propri soldi: basta accedere al proprio modello 730 precompilato e e cliccare sul tasto “destinazione imposte”.
Si aprirà una sorta di sommario in cui l’Agenzia delle Entrate riepiloga dove e in che quantità vengono reinvestiti i soldi delle nostre tasse.
L’elenco, lo specifichiamo, è in ordine decrescente dall’alto verso il basso, cioè la maggior parte delle tasse pagate viene reinvestita in previdenza e assistenza, sanità, istruzione e debito pubblico.
Una parte molto ridotta delle nostre tasse viene invece reinvestita nella protezione dell’ambiente, nella cultura e nello sport. Le voci sono state elaborate sulla base dei dati analitici della spesa pubblica elaborati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
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Tasse, dati MEF: 12,6 milioni di italiani non le pagano
I dati che l’Agenzia delle Entrate mettono a disposizione nella sezione della dichiarazione dei redditi precompilata assumono un significato particolare se vengono incrociati con le statistiche pubblicate dal Ministero dell’Economia.
ll 23 aprile il MEF ha pubblicato i dati relativi alle dichiarazioni dei redditi del 2019 (quindi relativa all’anno di imposta 2018), confermando lo squilibrio del sistema contributivo italiano.
Gli oltre 12,6 milioni di italiani che non pagano le tasse non sono evasori, ma si tratta degli esenti e dei titolari di redditi bassi. Ad esempio, grazie al bonus Renzi, 2,4 milioni di contribuenti si vedono azzerare le imposte dovute: i 960 euro di credito Irpef compensano, sostanzialmente, l’importo delle tasse dovute sul reddito percepito.
Il 44% dei contribuenti, che dichiara il 4% dell’Irpef totale, percepisce redditi fino a 15.000 euro. La metà dichiara invece somme tra i 15.000 ed i 50.000 euro, dichiarando il 56% dell’Irpef totale. Il 6% di chi presenta dichiarazioni dei redditi superiori a 50.000 euro paga invece il 40% dell’Irpef totale.
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