L’obiettivo è quello di dare maggiore liquidità a famiglie e imprese, concedendo più tempo per rimettersi in piedi dopo la chiusura forzata delle attività.
Ma non solo: anche avvisi bonari, cartelle esattoriali e accertamenti in scadenza dal 2 marzo al prossimo 31 maggio sarebbero oggetto di proroga.
Vediamo dunque quali sono le possibili novità del decreto di maggio in fatto di proroghe fiscali.
Tasse e contributi, nuova proroga in arrivo? Le novità del decreto di maggio
Possibile nuova proroga in arrivo col decreto di maggio, che riguarderà gli appuntamenti sospesi dai precenti provvedimenti nei mesi di marzo, aprile e maggio.
Questo significa che il pagamento di tasse e contributi, così come gli avvisi bonari e le cartelle di accertamento in scadenza tra il 2 marzo e il 31 maggio potrebbe slittare al 16 settembre.
Si attende ancora l’ok del Consiglio dei Ministri, quindi la nuova proroga, per ora, non è ufficiale.
Secondo quanto anticipato dal Sole 24 Ore del 7 maggio, però, le imprese hanno fatto richiesta -durante l’incontro del 6 maggio tenutosi col Governo- di una proroga di tasse e contributi almeno fino a fine anno.
Un rinvio fino alla fine del 2020 darebbe sicuramente maggiore sollievo (economico e non solo) a famiglie, imprese e professionisti, ma per ora sembra che le trattative puntino a far slittare la scadenza al 16 settembre.
Il pagamento di quanto dovuto potrebbe avvenire:
- in un’unica soluzione;
- quattro rate mensili di pari importo, a partire da settembre.
leggi anche
Proroga scadenze fiscali 2020: requisiti, adempimenti non rinviati e novità decreto Economia
Tasse e contributi, il Fisco attende 20 miliardi di euro. Serve una proroga anche sui controlli
In queste ore si attende il responso ufficiale da parte del Governo per sapere se ci sarà una (ennesima) nuova proroga di tasse e contributi, e soprattutto se la richiesta delle imprese sarà ascoltata.
Nel frattempo, il Fisco rimane in attesa di incassare tasse e contributi per oltre 20 miliardi di euro: infatti lo stesso ministro dell’Economia Gualtieri ha più volte rivolto un appello agli italiani, dicendo “pagate se potete”.
Proprio per questo il decreto Cura Italia ha previsto un premio per chi paga le tasse nei tempi stabiliti, cioè senza usufruire della proroga delle scadenze, il cosiddetto bollino blu.
Senza questa nuova proroga al 16 settembre, la macchina del Fisco si riattiverà nel mese di giugno: non solo per le tasse da pagare, ma anche per la ripresa dei controlli fiscali dell’Agenzia delle Entrate a partire dal 1° giugno.
Il direttore delle Entrate Ruffini ha proposto di separare l’attività di riscossione da quella di notifica, quindi fare i controlli fiscali in due tempi, così da dare più tempo alle imprese per riprendersi economicamente.
Per “spacchettare” i controlli fiscali e fare in modo che l’attività di riscossione venga prorogata al 2021 serve una norma ad hoc, a cui nessuno, fino ad ora, ha lavorato.
leggi anche
Proroga scadenze ritenute e contributi al 31 luglio 2020, ma non per tutti