Gambardella: “TravelMar riparte. Mostreremo alla stampa come sarà possibile raggiungere la Costiera via mare in sicurezza. Riduzione del numero dei passeggeri, aumento delle corse in relazione al flusso clienti e dispositivi personali”.
La Costiera Amalfitana è sicurezza con un territorio che non ha registrato morti e paesi a zero casi.“Mostreremo alla stampa come sarà possibile viaggiare e raggiungere in sicurezza la Costiera Amalfitana. Ora più che mai il miglior modo per prenderci veramente cura della nostra terra è cambiare stile e spostarsi via mare, raggiungere le località turistiche via mare.
La Travelmar riparte, riprendono i collegamenti per la Costiera e lo faremo nel pieno rispetto delle norme sul distanziamento sociale. Sarà a tutti gli effetti un distanziamento romantico accompagnati da un panorama unico al Mondo e da un vero amico: il mare. Mostreremo quanto fatto. Durante il periodo di confinamento, i nostri equipaggi hanno seguito un corso online in materia di sanificazione degli ambienti.
Tutto l’equipaggio sarà infatti dotato di dispositivi di protezione personale. Una riduzione del numero di passeggeri al fine di garantire a bordo spazi più ampi. E’ chiaro che aumenteremo navi e corse in relazione a quelli che saranno i flussi di utenza . Con noi stampa e turisti in piena sicurezza verso la Costiera”. Lo ha affermato Marcello Gambardella Ceo della Travelmar.
Ben 22 anni di storia e nel 2019 numeri da record! Con loro il primo esperimento della Metropolitana del Mare alla fine degli anni ’90.
Travelmar spiega le vele nel 1998 quando i fratelli Marcello, Salvatore ed Andrea Gambardella, personalità dalla spiccata lungimiranza, si propongono l’ambizioso progetto di dare avvio al primo esperimento di metropolitana del mare, creando collegamenti marittimi tra la città di Salerno e la bella Costa d’Amalfi.
“Si trattava di una vera e propria scommessa considerando che la Costiera non è un’isola. Perché mai raggiungerla via mare?
Sin da subito, i salernitani che erano soliti trascorrere le loro domeniche in Costiera, ne compresero il valore – ha continuato Gambardella – e sfruttarono il servizio, soprattutto durante i mesi estivi. Anche le agenzie di autonoleggiatori che organizzavano escursioni in Costiera preferivano raggiungerla via mare, evitando così di percorrere la statale 163″.
Nel tempo Travelmar diventa il punto di riferimento di agenzie nazionali, tour operator internazionali, e del settore crocieristico, riuscendo così in quella che era la sua missione iniziale: diventare la prima metropolitana del mare e rappresentare l’alternativa eco-compatibile al sempre più congestionato trasporto via terra
“Nel 2019 siamo riusciti a raggiungere un numero davvero importante di passeggeri in gran parte stranieri, circa 7000 al giorno – ha dichiarato Gambardella – sfondando il tetto di un milione di passeggeri e chiudendo la stagione esattamente trasportando ben un milione e 300.000 persone in Costiera Amalfitana.
Bisogna tenere conto del fatto che il servizio non è attivo 12 mesi l’anno. Per più di due decenni Travelmar ha continuato il suo viaggio senza interrompere mai la rotta. Fino al 2020 quando, a causa del virus SARS-CoV-2, abbiamo dovuto sospendere la nostra corsa al pari del mondo intero.
Nel frattempo, abbiamo osservato la natura riprendersi i suoi spazi e mostrarsi in tutta la sua bellezza, mentre da casa abbiamo continuato a prenderci cura dei nostri clienti e dei rapporti con i nostri partner commerciali.
Abbiamo dato spazio alla formazione professionale e dunque nel periodo in cui siamo stati fermi, i nostri equipaggi hanno seguito un corso online sul tema della sanificazione degli ambienti delle imbarcazioni.
Abbiamo sfruttato questo momento di sospensione per prepararci alla ripresa e garantire la sicurezza di tutti”.
Ed intanto riaprono i lidi balneari.
Nell’ambito del progetto Authentic Amalfi Coast, il Distretto Turistico, continuerà a narrare con specifici comunicati e post storie di imprenditori che non si sono fermati, che hanno scelto di sperimentare nuovi metodi e modalità per continuare a lavorare, come hanno sempre fatto.