Una ripartenza nel segno della cultura e da una delle più piccole comunità dell’isola, con un lungo concerto dal vivo e in diretta televisiva su Videolina
L’evento, promosso dalla Fondazione Maria Carta, in occasione della “Giornata europea della musica”, d’intesa con la locale amministrazione comunale, organizza una kermesse musicale a Monteleone Rocca Doria che animerà il piccolo borgo a partire dalle 16.Sarà una tappa di “Freemmos”, l’iniziativa promossa dalla Fondazione, per sensibilizzare sul tema dello spopolamento dei paesi dell’isola, che nasce anche con l’intento di raccogliere l’appello dei lavoratori del mondo dello spettacolo, costretti a una lunga e non più tollerabile inattività a causa della pandemia di Covid 19.
Il palcoscenico sarà proprio uno dei più piccoli paesi sardi. L’epidemia ha riacceso il dibattito attorno al ruolo e alla necessità di rivitalizzare proprio le comunità minori, minacciate di scomparire a causa dello spopolamento. «Sarà l’occasione – ha dichiarato Leonardo Marras, presidente della Fondazione – per ripartire con fiducia e rinnovata speranza. Ancora una volta sarà la musica a guidarci nei luoghi della nostra identità».
Lo spettacolo, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza imposte in questo periodo, con adeguamento alle distanze di sicurezza anche tra i musicisti sul palco, e evitando qualsiasi forma di assembramento tra il pubblico che sarà pertanto contingentato, vedrà impegnate alcune delle espressioni più significative del panorama musicale isolano e da tempo sensibili alle iniziative della Fondazione Maria Carta.
Hanno accolto l‘invito a esibirsi: Alessandro Azara, Bertas, Maria Giovanna Cherchi, Valeria Carboni e Nilo, Cordas et Cannas, Beppe Dettori e Raoul Moretti, Double Dose, Fantafolk, Mariano Melis, Francesco Piu, Quilo Sa Razza, Manuela Ragusa e Mario Pierno.
La conduzione è affidata a Giacomo Serreli e Mauro Orrù. L’evento sarà ripreso e trasmesso in diretta da Videolina per oltre quattro ore a partire dalle 16. Sarà proposto anche in diretta Facebook sulla pagina della Fondazione Maria Carta.