Il Popolo della Famiglia Sardegna plaude alla mozione approvata dal Comune di Cagliari denominata “Cagliari a misura di famiglia” proposta dai consiglieri Roberto Mura e Antonello Scarfò (PsdAz).
I due consiglieri, presa nota della costante crisi demografica che colpisce anche il capoluogo sardo, hanno chiesto:- l’ istituzione dell’ufficio per le politiche familiari e lo sportello famiglia;
- l’ introduzione del quoziente familiare affinché ci sia una valorizzazione dei carichi familiari;
- il coinvolgimento delle associazioni familiari in un’ottica di sussidiarietà orizzontale;
- l’ adesione al network dei Comuni amici della famiglia;
- la valorizzazione e il sostegno della cultura dell’adozione e dell’affido.
Come movimento nato per difendere la famiglia, non possiamo che apprezzare queste misure che dimostrano una sensibilizzazione alle tematiche a noi care. Tra queste, l’introduzione del quoziente familiare, riteniamo sia una proposta che nasca da un’oggettiva esigenza di giustizia. Crediamo non sia equo, a parità di reddito, che un padre di famiglia con cinque figli sia sottoposto alla stessa imposizione fiscale di un single senza prole.
Il Popolo della Famiglia Sardegna è certo che il Comune di Cagliari porterà avanti ulteriori misure a favore delle famiglie e di contrasto a denatalità e aborto. Proponiamo l’introduzione del reddito di Maternità, 1000 euro al mese esentasse per otto anni, che ripartirebbe automaticamente alla nascita del secondo figlio e dal quarto in poi, o con la nascita di un figlio con disabilità, diventerebbe vitalizio.
Ai consiglieri Roberto Mura, Antonello Scarfò e al Consiglio comunale offriamo il nostro appoggio e la nostra collaborazione. Certi che si stia percorrendo la strada giusta per sostenere concretamente la famiglia come sancito dalla Costituzione agli articoli 29, 30 e 31.