Dopo le mobilitazioni del 28 maggio, in seguito alla quale abbiamo ottenuto solo risposte evasive e fuorvianti da parte del presidente dell’Ersu Camoglio, e dell’8 giugno siamo riusciti, grazie anche all’occupazione simbolica della hall dello studentato di via Trentino, ad ottenere qualche risposta – del tutto insufficiente e insoddisfacente – da parte dell’ente.
Le rivendicazioni rimangono le stesse:
– rimborsi delle rette d’affitto e dei pasti mensa non goduti;
– anticipo della seconda rata della borsa di studio;
– abbassamento della soglia di merito per accedere alla borsa di studio;
– tempi e modalità di rientro degli studenti nelle case e riapertura delle mense;
Siamo consapevoli che senza la nostra effettiva e crescente pressione nei confronti dell’Ersu nulla si sarebbe mosso. Grazie alla nostra concreta attivazione abbiamo potuto portare ai vertici dell’Ersu le nostre istanze, comuni a centinaia di studenti che rischiano di vedere compromesso il proprio percorso universitario e il proprio diritto allo studio.
Vogliamo risposte chiare, non cederemo a compromessi e non torneremo indietro di un passo sulle nostre rivendicazioni. Non siamo disposti ad accettare nessuna mediazione e nessuna giustificazione basata su rimpalli istituzionali o cavilli burocratici volti ad ostacolare riconoscimento delle nostre legittime richieste.
Facciamo un appello a tutti gli studenti e a tutti coloro che abbiano a cuore la lotta per la difesa del diritto allo studio, affinché si uniscano alla nostra giusta lotta.
NOI LA CRISI NON LA PAGHIAMO
#ersubogasudinai