Un ritorno alla piena operatività quindi per il CVSM, associazione nata per il salvataggio in mare già dal 2003, dopo un periodo di stasi dal quale l’associazione è uscita quasi completamente rinnovata, a partire dai vertici.
Nel Maggio dello scorso anno era stata infatti effettuata una visita ispettiva, a seguito del sospetto di gravi irregolarità nella rendicontazione dei contributi erogati dalla Direzione Generale della Protezione Civile per l’annualità 2015. Durante l’ispezione erano state riscontrate anche “inadempienze di rilevanza amministrativa-gestionale” a seguito dei quali l’associazione era stata “sospesa” in attesa delle presentazione di eventuali osservazioni e controdeduzioni.
Di sanare la situazione si è occupato il nuovo direttivo, eletto a fine anno, guidato da Danilo Romano, che ha traghettato l’associazione verso una nuova vita ed una grande dinamicità, e che l’ha vista fra i gruppi di volontariato protagonisti ed attivi nei servizi sociali e sanitari durante l’emergenza epidemiologica dovuta al Coronavirus: “Abbiamo fatto il nostro dovere anche se in una situazione di sospensione – afferma con soddisfazione il neo comandante Romano – il gruppo, vecchi e nuovi associati, ha lavorato unito senza badare a titoli e riconoscimenti ma solo alle esigenze della cittadinanza, come è dovere di un buon volontario. Certamente aver superato gli ostacoli, dovuti alla precedente gestione, ci rende fieri ma ci attribuisce anche nuove responsabilità e siamo pronti ad affrontarle”.
Il rientro dell’associazione nell’Elenco Regionale del Volontariato di Protezione Civile è stata ufficialmente comunicata al sindaco Antonio Capula e all’assessore alla Protezione Civile Roberto Fiori. “Appena eletti abbiamo ereditato una situazione critica – ricorda il sindaco Capula – che è stata superata con fatica, grazie anche all’impegno del nuovo direttivo. La Città ha ora un bel gruppo di giovani volontari che ha già dimostrato di voler lavorare, senza interesse personale, per il bene comune”. Compiaciuto del risultato anche l’assessore Fiori che ribadisce “È doveroso ringraziare la disponibilità della Presidenza della Regione e, nello specifico, il Dipartimento della Protezione Civile che fin da subito ha dimostrato totale disponibilità nel risolvere il problema da noi ereditato”.
Ritorna quindi alla piena operatività, un presidio, valido punto di riferimento per tutto il territorio, non solo per Castelsardo. Non si tratta infatti di una sede circoscritta solo al territorio comunale, ma un presidio di zona, uno dei pochi in tutta la Sardegna ad prevedere l’operatività in mare, oltre ai normali compiti di protezione civile.