Cip Sardegna: anche nell’isola il movimento paralimpico è in costante apprensione per le condizioni critiche in cui versa l’atleta Alex Zanardi autentico emblema di un movimento che a lui deve un notevole aumento di immagine.
La notizia si diffuse immediatamente tra lo staff del CIP Sardegna e il presidente Cristina Sanna ricevette numerosi messaggi di incredulità e dispiacere per quanto accaduto, soprattutto perché nel bel mezzo di un’iniziativa bellissima come la staffetta di Obiettivo Tricolore.Proprio nel giorno dell’incidente, la manifestazione stava interessando anche Cagliari con un percorso che ha toccato il Poetto, viale Diaz e il Porto. A quel punto l’animatore e protagonista della staffetta sarda, Guglielmo Capolino, ha imbarcato il testimone nel traghetto diretto a Civitavecchia, dove l’indomani Tiziano Monti, proveniente da Tarquinia, lo ha preso in carico.
“Ho avuto il piacere di conoscere personalmente Alex – ha commentato Cristina Sanna – ma in maniera fugace. In una manciata di secondi a disposizione ho fatto in tempo a congratularmi con lui per il bene che sta facendo nei contesti paralimpici e a percepire quanto è contagioso il suo carisma. Il movimento non può fare a meno di lui e attendo con impazienza buone notizie dalla terapia intensiva del policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena”.
Cristina Sanna aveva partecipato da spettatrice alla staffetta tricolore disputata nel capoluogo sardo dove tra i diversi partecipanti, oltre all’attivissimo Capolino sono stati avvistati anche il maratoneta carrozzato della Sa.Spo. Alessandro Cicu e il pongista paralimpico Daniel Catalin Maris (TT Quartu) e in più tante altre persone con disabilità che non hanno fatto mancare l’apporto nel ritrovo concepito per lanciare un messaggio di rinascita.
“Sono voluta andare ad accogliere gli staffettisti al Porto di Cagliari – ha poi riferito Cristina Sanna – perché in cuor mio ho sempre pensato che la parola speranza debba sempre caratterizzare le nostre azioni. Ed è per questo che pensando ad Alex non posso che ipotizzare una guarigione”.