Un incontro che ha posto al centro la ripartenza dopo lo shock Covid che ha colpito duramente anche il comparto agricolo con particolare virulenza alcuni settori come quello agrituristico, vitivinicolo, suinicolo e florovivaistico “anche se l’emergenza è in modi diversi ci ha colpito tutti” ha evidenziato il presidente di Coldiretti Nord Sardegna Battista Cualbu.
“Sono stati mesi duri nei quali come Organizzazione abbiamo cercato di tamponare e limitare i danni intervenendo su più fronti – ha ricordato Battista Cualbu – come sempre ci siamo messi in gioco cercando soluzioni alternative per riconvertire le attività bloccate dal lockdown”.
“Come la vendita a domicilio con Campagna Amica, gli appelli e le collaborazioni con alcuni supermercati che hanno accolto i prodotti locali – ha sottolineato il direttore di Coldiretti Nord Sardegna Ermanno Mazzetti -. Ma allo stesso tempo non abbiamo neppure dimenticato le famiglie maggiormente penalizzate, i vecchi e i nuovi poveri, con iniziative di solidarietà realizzate anche in collaborazione con le amministrazioni comunali e altre associazioni”.
“In Regione – ha continuato ancora Cualbu – non siamo andati solo per urlare il disagio ma abbiamo presentato dei Dossier puntuali sulle perdite dei diversi settori realizzati insieme ai nostri soci e con altrettante proposte concrete ed attuabili. Abbiamo chiesto liquidità che secondo noi doveva arrivare dallo sblocco dei 90 milioni di euro di premi comunitari bloccati e delle calamità naturali, che in questi mesi hanno comunque subito una accelerata. Inoltre grazie al nostro contributo, a breve partiranno le anticipazioni delle misure a capo e a superficie del Psr 2014-2020, che interessano circa 30mila domande per un importo intorno ai 100milioni di euro, con la formula taglia burocrazia dei super CAA”.
C’è inoltre la misura di economia circolare ideata da Coldiretti Sardegna dei 5 milioni di euro per l’acquisto del pecorino a bassa stagionatura da destinare agli indigenti, i 7,5 milioni da destinare ai settori agricoli più penalizzati dal Covid e ha ricordato Piero Maieli, “stiamo lavorando anche per altri strumenti”.
Il Commissario di Argea ha illustrato inoltre il lavoro che stanno portando avanti per sbloccare la liquidazione dei fondi comunitari e delle calamità naturali.