Collettivo Comunista di Nuoro: Fdw sugli Stati Generali del Capitale Finanziario. L’appello:
“In uno scenario di recessione e crollo degli occupati, con decine di migliaia di operai senzasalario e senza cassa integrazione, il presidente del Consiglio Conte ha deciso la convocazionedegli Stati Generali dell’economia.
È un fatto senza precedenti nella storia della Repubblica Italiana. Questi c.d. “Stati Generali” sono uno strumento del tutto arbitrario, non previsto dalla Costituzione democratico-borghese del 1° gennaio 1948, che contribuirà ad acuire la crisi il già traballante apparato istituzionale dello Stato.
Le direttive fondamentali dell’economia italiana dovrebbero essere fissate dal parlamento; ma un’iniziativa come quella di Conte attesta chiaramente che le Camere non sono in grado di fissarle e rivela l’estrema debolezza del governo.
Chi sono i reali protagonisti di questa passerella? I rappresentanti del capitale finanziario
internazionale e delle sue istituzioni, i manager dei monopoli italiani – Eni, Enel, Leonardo e
Fincantieri, etc. – alcuni tra i più noti padroni italiani (tra cui i responsabili del massacro da
“Covid 19” in Lombardia e non solo), Colao e il gruppo di tecnici al loro servizio, i vertici
sindacali collaborazionisti.
Quali i suoi obiettivi? Cercare di accaparrarsi i fondi dell’UE, offrendo assicurazioni di altre
controriforme per distruggere le residue conquiste della classe operaia e mettere il paese nelle condizioni di finire commissariato dalla “Troika”.
I proletari e i lavoratori sfruttati del nostro paese non partecipano agli Stati Generali e si
rendono conto sempre di più che lo Stato e i governi della borghesia vogliono far fronte
alla crisi devastante dell’economia italiana, nel contesto della crisi generale dell’economia
capitalistica mondiale, proseguendo le stesse politiche che hanno intensificato lo sfruttamento, approfondito le disuguaglianze sociali, gettato nella povertà milioni di famiglie, negato ogni futuro degno di questo nome ai giovani.
A queste politiche dobbiamo contrapporre la lotta, l’unità e l’organizzazione indipendente di
classe, per far ricadere il peso della pandemia, della crisi e dei debiti sui capitalisti e sui ricchi. Ciò di cui si avverte sempre di più la necessità storica, per imprimere una svolta risolutiva alla situazione del nostro paese, è il Partito comunista, strumento indispensabile per organizzare e dirigere la lotta rivoluzionaria del proletariato e dei suoi alleati per il socialismo.
La convocazione degli Stati Generali nella Francia del 1789 da parte di Luigi XVI aprì la strada ai successivi sbocchi rivoluzionari della Rivoluzione francese.
Affinché questo possa accadere nel nostro paese – con una rivoluzione non più borghese, ma proletaria – occorre che i comunisti e gli operai avanzati si impegnino in prima persona per ricostruire il partito politico indipendente del proletariato”