Durante la riunione della Conferenza Episcopale Sarda tenutasi martedì 9 giugno a Donigala Fenughedu, il Presidente monsignor Antonello Mura ha introdotto i lavori soffermandosi sull’evento del 2 giugno. In quell’occasione tutti i Vescovi della Sardegna si erano radunati per una solenne concelebrazione nella Basilica di Bonaria a Cagliari.
Ai piedi della Patrona Massima della Sardegna i presuli hanno voluto raccogliersi in preghiera in questo passaggio tra la fase più acuta dell’emergenza da Covid-19 e la lenta e graduale ripresa delle attività produttive, sociali e liturgico-pastorali della Chiesa.Alla presenza del Presidente della Regione Christian Solinas, del presidente del Consiglio Regionale Michele Pais, del Prefetto e del Sindaco di Cagliari i Vescovi hanno lanciato un messaggio di speranza e di incoraggiamento a tutto il popolo sardo, ponendosi al fianco di tutte le Istituzioni pubbliche e dell’intero corpo sociale nell’individuare e promuovere tutti i percorsi necessari ad un rapido superamento della grave emergenza economica e produttiva provocata da quella sanitaria.
Nel loro messaggio i Vescovi hanno affermato:
“Mentre ci difendiamo giustamente dal “virus” che lavora per la morte, siamo però chiamati a sviluppare idee e progetti per un altro “virus”, quello per la vita. Appare necessario che la politica, l’economia, la sanità, la giustizia e la cultura si mettano in gioco, preparando una terapia adatta, che consenta al nostro popolo un respiro ampio e rigenerante”.
“L’evento di Bonaria ha avuto ampio risalto e una positiva valutazione sul piano regionale. Ha raggiunto lo scopo di suscitare riflessione e offrire incoraggiamento alla nostra gente. Particolare apprezzamento per l’accenno alle scuole paritarie, all’ambito del turismo e a quello non meno importante della dimensione educativa del mondo dei ragazzi”.
Nella riunione dei Vescovi ampio spazio è stato dato a due temi.
Quello del Seminario Regionale, anche in seguito alla visita nel marzo scorso del Visitatore Apostolico programmata dalla Congregazione per il Clero ogni cinque anni. La riflessione ha affrontato la costituzione dell’équipe educativa a partire dal 2021, insieme alla predisposizione di idonei percorsi di preparazione. I Vescovi non hanno mancato di sottolineare il proprio apprezzamento per il lodevole servizio sempre svolto dal Rettore e dai suoi collaboratori.
L’altro tema ha riguardato alcune considerazioni su una prima bozza della preannunciata Nota pastorale regionale sull’Esortazione di Papa Francesco “Amoris laetitia”, nell’ambito del sostegno alla pastorale alla famiglia e alle coppie di sposi. Particolare attenzione alle famiglie che vivono situazioni di fragilità. Nei prossimi mesi la riflessione proseguirà, prevedendo di pubblicarla il prossimo anno, in occasione del 5° anniversario dell’Esortazione Apostolica.
Nel corso della riunione, l’attuale segretario della CES, monsignor Sebastiano Sanguinetti ha confermato la sua volontà di rimettere il mandato dopo 8 anni di servizio. La Conferenza ha quindi provveduto ad eleggere il nuovo segretario. È risultato eletto monsignor Corrado Melis, Vescovo di Ozieri.
Da ultimo, la Conferenza ha redatto il calendario delle proprie attività per il prossimo anno pastorale.
Questi gli appuntamenti:
- 2-4 settembre 2020: “Tre giorni” di fraternità episcopale in Ogliastra;
- 5 ottobre 2020: inaugurazione anno accademico della Facoltà Teologica della Sardegna a Cagliari;
- 6 ottobre 2020: riunione ordinaria della CES a Cagliari;
- 16-19 novembre 2020: Assemblea generale della CEI a Roma;
- 1-2 dicembre 2020: riunione ordinaria della CES a Donigala Fenughedu;
- 22-25 febbraio 2021: Esercizi spirituali della CES;
- 26 febbraio 2021: riunione ordinaria della CES;
- 12-13 aprile 2021: riunione ordinaria della CES;
- 22 giugno 2021: incontro straordinario con gli incaricati regionali dei vari ambiti pastorali.
Al termine della riunione la Conferenza ha incontrato Padre Giovanni Petrelli, direttore del Centro “Il Gabbiano” di Oristano, al quale, dopo averne ascoltato una breve relazione sulle attività del centro diurno per persone diversamente abili, ha consegnato la somma di € 30.000,00, quale gesto di solidarietà delle 10 diocesi sarde, come preannunciato durante la celebrazione del 2 giugno a Bonaria: servirà per predisporre la riapertura del Centro, chiuso nei mesi dell’emergenza da coronavirus, e dotarlo di tutti i presidi e dispositivi sanitari imposti dalle attuali norme anti-Covid-19.