Prende forma la quattordicesima edizione di Creuza de Mà – Musica per cinema, il festival ideato e diretto dal regista Gianfranco Cabiddu e organizzato dall’associazione culturale Backstage: una manifestazione unica nel suo genere in Sardegna, e tra le pochissime nel panorama dei festival nazionali e internazionali a ruotare interamente intorno al rapporto tra musica, suono e immagini in movimento.
Una relazione affascinante su cui il festival anche quest’anno, nonostante il difficile momento storico, indagherà attraverso proiezioni di film e documentari, masterclass, concerti, incontri con musicisti, registi, attori, rinnovando uno schema ben collaudato in due diversi momenti: dal 26 al 30 agosto a Carloforte, il paese sull’isola di San Pietro, davanti alla costa sud-occidentale sarda, e poi a Cagliari a settembre e ottobre.
Tra gli ospiti della prima tranche di Creuza de Mà numero quattordici, il cui programma completo verrà presentato in conferenza stampa il 4 agosto, registi di spicco come Giorgio Diritti, Vincenzo Marra, Claudio Giovannesi e autori di colonne sonore pluripremiati come Pivio, Pasquale Catalano, Daniele Furlati e Marco Biscarini; reduce dal successo internazionale de “La paranza dei bambini”, il film tratto dall’omonimo romanzo di Roberto Saviano e premiato l’anno scorso per la migliore sceneggiatura al Festival di Berlino, Claudio Giovannesi è atteso a Carloforte nella doppia veste di regista e musicista: con Andrea Moscianese presenterà Live Soundtrack, un progetto di sonorizzazione dal vivo di sequenze della storia del cinema mondiale, rispettando le sincronizzazioni originali.
Già al centro dei riflettori della scorsa edizione, ritorna poi nell’isola Neri Marcorè: oltre a introdurre proiezioni e serate, l’eclettico artista marchigiano – attore, comico, imitatore ma anche musicista e cantante – sarà protagonista di un concerto-omaggio alle canzoni nel cinema. Tra i film in proiezione nella cinque giorni carlofortina, accompagnati dagli incontri con i rispettivi registi, “Volevo nascondermi” di Giorgio Diritti (con Elio Germano, vincitore del premio come Miglior attore al Festival di Berlino, nei panni di Antonio Ligabue il grande artista naïf emiliano), “L’agnello”, esordio sul grande schermo del sardo Mario Piredda, e “La volta buona” di Vincenzo Marra; in programma anche un ricordo di Ennio Fantastichini, con la proiezione dell’ultimo film interpretato dall’attore scomparso un anno e mezzo fa, “Lontano Lontano”.
Al versante più “visibile” e spettacolare del festival, si affianca anche stavolta quello didattico dedicato alla formazione: Campus Musica e Suono per cinema è un progetto speciale di Alta Formazione promosso dalla Regione Autonoma della Sardegna con Fondazione Sardegna Film Commission che vede la collaborazione tra il festival Creuza de Mà e il Centro Sperimentale di Cinematografia, con gli allievi di Regia, Montaggio, Suono e Musica impegnati in masterclass ed esercizi pratici, per un’immersione totale nell’esplorazione del rapporto tra musica, suono e immagini.
“È con vero piacere e orgoglio che ci prepariamo a varare l’edizione 2020 del festival Creuza de Mà – Musica per cinema, la quattordicesima, che assume un significato particolare, nel difficile momento che il mondo della cultura come dello spettacolo, si trovano ad attraversare a causa della pandemia Covid-19″, dichiara Gianfranco Cabiddu: “Fare il festival è quindi, prima di tutto, una scelta di responsabilità etica e di ‘testimonianza di vitalità’ per un settore che rappresenta una carta decisiva per il futuro economico e civile della nostra regione, per non comprometterne il futuro e salvaguardare i risultati raggiunti.
Tra gli ospiti della prima tranche di Creuza de Mà numero quattordici, il cui programma completo verrà presentato in conferenza stampa il 4 agosto, registi di spicco come Giorgio Diritti, Vincenzo Marra, Claudio Giovannesi e autori di colonne sonore pluripremiati come Pivio, Pasquale Catalano, Daniele Furlati e Marco Biscarini; reduce dal successo internazionale de “La paranza dei bambini”, il film tratto dall’omonimo romanzo di Roberto Saviano e premiato l’anno scorso per la migliore sceneggiatura al Festival di Berlino, Claudio Giovannesi è atteso a Carloforte nella doppia veste di regista e musicista: con Andrea Moscianese presenterà Live Soundtrack, un progetto di sonorizzazione dal vivo di sequenze della storia del cinema mondiale, rispettando le sincronizzazioni originali.
Già al centro dei riflettori della scorsa edizione, ritorna poi nell’isola Neri Marcorè: oltre a introdurre proiezioni e serate, l’eclettico artista marchigiano – attore, comico, imitatore ma anche musicista e cantante – sarà protagonista di un concerto-omaggio alle canzoni nel cinema. Tra i film in proiezione nella cinque giorni carlofortina, accompagnati dagli incontri con i rispettivi registi, “Volevo nascondermi” di Giorgio Diritti (con Elio Germano, vincitore del premio come Miglior attore al Festival di Berlino, nei panni di Antonio Ligabue il grande artista naïf emiliano), “L’agnello”, esordio sul grande schermo del sardo Mario Piredda, e “La volta buona” di Vincenzo Marra; in programma anche un ricordo di Ennio Fantastichini, con la proiezione dell’ultimo film interpretato dall’attore scomparso un anno e mezzo fa, “Lontano Lontano”.
Al versante più “visibile” e spettacolare del festival, si affianca anche stavolta quello didattico dedicato alla formazione: Campus Musica e Suono per cinema è un progetto speciale di Alta Formazione promosso dalla Regione Autonoma della Sardegna con Fondazione Sardegna Film Commission che vede la collaborazione tra il festival Creuza de Mà e il Centro Sperimentale di Cinematografia, con gli allievi di Regia, Montaggio, Suono e Musica impegnati in masterclass ed esercizi pratici, per un’immersione totale nell’esplorazione del rapporto tra musica, suono e immagini.
“È con vero piacere e orgoglio che ci prepariamo a varare l’edizione 2020 del festival Creuza de Mà – Musica per cinema, la quattordicesima, che assume un significato particolare, nel difficile momento che il mondo della cultura come dello spettacolo, si trovano ad attraversare a causa della pandemia Covid-19″, dichiara Gianfranco Cabiddu: “Fare il festival è quindi, prima di tutto, una scelta di responsabilità etica e di ‘testimonianza di vitalità’ per un settore che rappresenta una carta decisiva per il futuro economico e civile della nostra regione, per non comprometterne il futuro e salvaguardare i risultati raggiunti.
Un festival in un’isola come Carloforte è già di per sé un vento di speranza, un avamposto di ‘apertura’ al mondo; sentiamo forte la responsabilità verso la comunità carlofortina che ospita il festival da quattordici anni, verso le istituzioni della Sardegna che lo promuovono, e verso il pubblico che ci ha sempre sostenuto; ma non ultimo verso i tanti collaboratori del festival, lavoratrici e lavoratori che svolgono lavori precari o indeterminati”, sottolinea il direttore artistico.
“Una realtà festivaliera consolidata come Creuza de Mà, integrata nel panorama nazionale e isolano, riferimento oramai imprescindibile del settore, pressoché unico in Italia per la Musica e suono per cinema, non poteva arretrare come presidio culturale davanti a questa emergenza mondiale. È quindi con vero piacere che ci prepariamo ad accogliere chi verrà a trovarci a Carloforte dal 26 al 30 agosto, per la quattordicesima edizione di questo festival che è una delle rare manifestazioni – la prima in Italia – interamente dedicate al rapporto fra l’arte dei suoni e le immagini in movimento.”