Stando alla CNN, l’elefantessa è morta ben quattro giorni dopo l’incidente. Un ufficiale forestale locale ha raccontato che gli abitanti della zona sono soliti lasciare in giro frutta piena di petardi, per allontanare i cinghiali.
Un’abitudine che forse potrebbe spiegare il tragico incidente.
«L’esplosione ha fratturato le ossa della bocca, e l’animale non ha più potuto mangiare, perdendo pian piano le forze» ha confermato l’ufficiale. Tuttavia l’indagine è aperta, ma al momento nessuno è stato fermato.
Sulla questione è intervenuto anche il ministro indiano dell’ambiente Prakash Javadekar, che ha dichiarato che il governo ha preso seriamente l’accaduto.
«Non lasceremo nulla di intentato per investigare correttamente e catturare i colpevoli. Riempire il cibo di petardi e uccidere non fa parte della cultura indiana» ha scritto il ministro su Twitter.
In India ci sono circa 27.000 elefanti selvatici e altri 2.500 in cattività. Non è inusuale, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello Sportello dei Diritti, che gli uomini per proteggere le loro coltivazioni dagli animali scelgano questo tipo di metodo.
Secondo le associazioni animaliste il caso dell’elefantessa non sarebbe il primo, ma ogni anno anche orsi e altri animali selvatici rimangono feriti a causa di questi ordigni.