I festival delle Isole del Cinema si riappellano agli Assessori Biancareddu e Chessa.
Nella nota, inviata all’assessore Andrea Biancareddu, si sottolinea che, dopo quaranta giorni dall’assicurazione dell’imminente uscita dei bandi per la promozione della cultura cinematografica, di tali avvisi non vi è traccia. Né vale a giustificare tale inadempienza il fatto che, come dichiarato dall’assessore:
«Stante la vigente disciplina in materia, i bandi hanno sempre avuto tempistiche differenti rispetto agli avvisi dello spettacolo dal vivo o dei festival letterari».
Si confidava, infatti, che proprio la situazione eccezionale dettata dalla pandemia avrebbe risolto tale vulnus, unico nel panorama della legislazione regionale e nazionale. Ad esempio, stralciando con una delibera di giunta i festival dalla restante regolamentazione della legge cinema ed equiparandoli agli altri festival.
Una condizione di inaccettabile minorità anche per quanto riguarda la cifra massima finanziabile, fissata a 40mila euro: corrispondente a metà del contributo destinato ai festival letterari consolidati e decisamente meno di tutti gli altri di musica, teatro e danza.
La lettera inviata all’assessore al Turismo, Gianni Chessa, evidenzia che i festival delle Isole del Cinema sono esempi di promozione di un “turismo sostenibile”, che proprio in questa emergenza può rafforzare il favore incontrato dai segmenti alti della domanda interna ed esterna, e che l’Assessorato al Turismo ha riconosciuto negli anni passati finanziando regolarmente Le Isole del Cinema attraverso la legge n.7 per le manifestazioni di grande interesse turistico.
Ma ecco, appunto, che non vi è notizia del bando relativo che, come tutti gli anni, ha consentito di poter programmare le attività promuovendo con efficacia l’immagine della Sardegna.
I festival rinnovano quindi la richiesta di emanazione celere degli atti che consentano di poter mettere in opera con serenità le attività già programmate e annunciate alla stampa.