“Dopo un anno di richieste cadute nel vuoto, nonostante l’urgenza richiesta dall’argomento, nonostante la Giunta abbia varato il Piano regionale antincendio senza disporre di un numero congruo di uomini per far fonte alla campagna antincendio alle porte, trovo scioccante e sconcertante il comportamento adottato dalla maggioranza che mercoledì scorso in riunione di Capigruppo ha respinto la mia richiesta di convocazione urgente della prima Commissione per discutere le quattro proposte di legge dedicate alla risoluzione della vertenza Forestas e consentire al personale neo assunto di partecipare alla campagna antincendio 2020”.
Questo l’affondo della capogruppo del m5s Desirè Manca dopo il rifiuto da parte della maggioranza di trattare la risoluzione delle problematiche contrattuali inerenti Forestas, impellente in vista dalla stagione estiva.
La campagna antincendio 2020 partirà infatti con le armi spuntate a causa del ginepraio contrattuale in cui ancora versa il personale di Forestas, assunto lo scorso gennaio ma impossibilitato a svolgere le mansioni qualificate richieste in quanto impiegato con contratto generico e non ancora transitato al contratto collettivo regionale.
“Ci rendiamo conto – prosegue Desirè Manca – che con questi numeri la Regione Sardegna sta esponendo ad un rischio enorme l’intera isola, popolazione compresa? Per questo continuiamo a chiedere con forza, come da un anno a questa parte, che venga applicata la legge numero 6 del 2019 per consentire a questi lavoratori di operare senza incorrere in violazioni di alcun tipo. La discussione delle proposte di legge deve essere calendarizzata subito. Sapevamo perfettamente, e lo sapevamo da un anno, che la discussione amministrativa che c’è stata avantieri tra l’assessore regionale Lampis e le parti sindacali non avrebbe portato ad un esito positivo perché in questo caso non esiste un’azione amministrativa ma esiste solo un’azione legislativa”.
“Il piano ripartimentale del Corpo forestale e di vigilanza ambientale varato – conclude Desirè Manca – ha numeri terrificanti: nel 2018 nel solo Servizio territoriale di Nuoro avevamo 60 nuclei di lotta agli incendi e 38 vedette, quest’anno invece saranno soltanto 6 mentre le vedette saranno soltanto 5. Vogliamo davvero affrontare la lotta agli incendi, alla più grande piaga della nostra isola, con queste armi spuntate?”.