L’esercitazione prevedeva l’impiego del suddetto mezzo in vari contesti operativi, per testarlo nei soccorsi sia in prossimità di scogliere, in anfratti e in calette che in mare con condizioni meteomarine di una certa criticità, ed era stata organizzata con il coinvolgimento di personale e mezzi della Guardia Costiera, di un battello pneumatico, l’Alfa 67, un soccorritore marittimo, e una squadra del 4° Nucleo sub, tutti in costante contatto con la sala operativa della Capitaneria di Cagliari.
Lo scenario ipotizzato prevedeva delle prove di salvataggio di bagnanti in difficoltà e, ben presto, dalla simulazione si è passati ad effettuare interventi di soccorso reali.
Infatti, in prossimità della torre del Poetto, la Guardia Costiera interveniva per prestare soccorso ad una signora che si trovava in difficoltà sopra un sup. La stessa persona segnalava di aver notato un altro gruppo di persone, sempre sopra a dei sup, che stavano inoltrandosi in una zona particolarmente battuta dal maestrale.
In effetti il personale della Guardia costiera rintracciava e prestava assistenza anche ai malcapitati, 4 tra cui un minore, riportandoli sani e salvi nel porticciolo di Marina Piccola.
Si concludeva così una esercitazione trasformatasi presto in interventi reali di soccorso.