«Ci sorprendono, e non possono che farci piacere, le recenti dichiarazioni di Bonaccini, Presidente della Conferenza delle Regioni, che ci ha dato ragione delle nostre recenti manifestazioni, i nostri flashmob da Nord a Sud, schierandosi nettamente dalla nostra parte. Ma non possiamo e non dobbiamo accontentarci. Da chi ha il “potere” per contribuire a cambiare le cose, pretendiamo, adesso, il sacrosanto impegno a sposare la nostra causa “nei fatti”. Significa – esordisce Antonio De Palma, numero uno del Nursing Up – portare a compimento, nel più breve tempo possibile, azioni concrete mirate a cambiare il presente e il futuro degli infermieri italiani. Bonaccini sembra essersi “svegliato dal torpore” in cui era piombato: le sue parole di pieno sostegno alla causa della categoria, rilasciate da ultimo attraverso l’emittente “Ravenna Web Tv”, potrebbero, ma il condizionale è d’obbligo, rappresentare un punto di svolta. Certamente – continua De Palma – siamo di fronte a un nostro nuovo piccolo successo, ma l’obiettivo non è portare a casa la vittoria di una battaglia, bensì vincere la guerra sacrosanta che stiamo combattendo: le vittorie di Pirro possono essere peggiori delle sconfitte più amare.
Per questa ragione il Presidente Bonaccini convochi prima possibile gli Stati Generali delle Regioni e metta in atto una brillante azione di pragmatismo. Siamo certi che ne è capace. Disegni da ora le prospettive per arrivare a quello stanziamento continuativo di fondi per aumentare la busta paga degli infermieri: sono riconoscimenti economici giusti, che meritiamo da tempo.
Come ho avuto già modo di precisare in occasione dell’ultimo confronto della settimana scorsa con il Viceministro Sileri, che pure ha promesso il proprio impegno per far ottenere gli aumenti di stipendio agli infermieri e agli altri operatori sanitari, non permetteremo, e questo sia chiaro, che le nostre coraggiose rivendicazioni contrattuali – sbotta De Palma – diventino uno “strumento fumoso” nelle mani di chiunque voglia solo tristemente elevare la propria immagine con tante belle parole, senza approdare a nulla. Quindi nessun dietrofront – conclude il Presidente del Nursing Up – senza fatti concreti noi andiamo avanti determinati verso la nostra prossima manifestazione di Milano, il prossimo 4 luglio. Questo è il tempo dei fatti e dei cambiamenti epocali: le belle parole valgono, ma valgono ancora di più le doverose premesse che ho appena fatto».