Ospedale Alivesi, la Capogruppo del M5S, Desirè Manca, presenta un’interrogazione: “la Regione preveda maggiori risorse per restituire agli ittiresi il diritto alla salute”.
“Il lento smantellamento dell’Ospedale Alivesi di Ittiri, iniziato da tempo e che prosegue ancora oggi, è ormai giunto a livelli inaccettabili. I servizi sanitari offerti sono sempre meno e a farne le spese, ancora una volta, sono i cittadini.Le drammatiche condizioni in cui versa il presidio sanitario del territorio sono talmente precarie che anche tutti i dipendenti avvertono ormai un grave senso di abbandono, abituati a lavorare in una condizione di solitudine e incertezza professionale”.
“Considerato che di recente l’ATS ha stanziato 330 mila euro per la messa in sicurezza degli impianti dell’ospedale, alla luce delle criticità riscontrate credo che questa somma sia del tutto insufficiente e inadeguata e coprire i costi degli interventi necessari. È infatti necessario e improrogabile programmare un intervento ben più ampio che punti a risolvere definitivamente le gravi problematiche che affliggono l’Alivesi. Il diritto alla salute degli ittiresi non può essere dimenticato ancora una volta nell’indifferenza delle istituzioni”.
Così la capogruppo del m5s Desirè Manca ha presentato un’interrogazione per chiedere al Presidente Solinas e all’assessore regionale alla Sanità Nieddu di rimediare immediatamente al grave deficit di personale sanitario e alle inaccettabili carenze strutturali e strumentali dell’Ospedale Alivesi di Ittiri.
Sono numerose e varie le problematiche portate all’attenzione del Consiglio regionale da Desirè Manca:
“Il consultorio familiare di Ittiri, punto di riferimento per i neo genitori, è chiuso da oltre un anno. Il Servizio di Igiene pubblica invece risulta chiuso da circa un mese, da quando è andato in pensione il medico preposto, che finora non è stato sostituito. Nel Poliambulatorio, inoltre, mancano persino i servizi essenziali: non sono più presenti i medici specialisti, andati in pensione e mai sostituiti.
Non solo: in Radiologia il macchinario disponibile risale agli anni Settanta e il Pronto soccorso è stato sostituito da una guardia medica che lavora soltanto in orario notturno e nei giorni festivi”.
“Il reparto di Lungodegenza soffre di una cronica carenza di ausiliari, infermieri e operatori socio-sanitari, inutilmente segnalata sin da inizio anno dai sindacati alla Direzione dell’Azienda per la Tutela della Salute e della ASSL di Sassari. Il Governatore e l’assessore Nieddu – conclude Desirè Manca – hanno l’obbligo di restituire alla comunità ittirese i servizi sanitari essenziali e con essi la dignità di cui sono stati progressivamente privati per troppo tempo”.