“L’Italia c’è” ha messo insieme 100 giovani musicisti di 11 scuole statali ad indirizzo musicale della Campania, una platea scolastica di 15.000 studenti. Capofila del progetto la Scuola Media Statale San Giovanni Bosco – Summa Villa di Somma Vesuviana.
L’entusiasmo dei ragazzi questa mattina quando hanno appreso la notizia dalle parole del Preside, prof. Ernesto Piccolo.
Hanno aderito: la Scuola Media “Marechiaro” di Napoli, la “Domenico Cimarosa” di Posillipo, la “Tommaso Anardi” di Scafati (SA), l’ “Amerigo Vespucci” di Monte di Procida, la “Volino Croce Arcoleo” di Napoli, la “Pier delle Vigne di Capua” di Capua (CE), la “Capasso – Mazzini” di Frattamaggiore (NA), la “Marconi – Torricelli” di Casandrino (NA), la “Francesco D’Assisi – Nicola Amore” di Sant’Anastasia (NA), la “Gaetano Caporale” di Acerra (NA).
“La prego di rivolgere a tutti i giovani musicisti delle scuole campane impegnati nella realizzazione dell’Inno d’Italia a distanza in occasione del 2 giugno la mia gratitudine e il mio apprezzamento. Sapere tanti giovani coinvolti in una iniziativa per la Festa della Repubblica è motivo, in questa fase dolorosa della nostra storia nazionale, di conforto e di speranza”. Firmato Sergio Mattarella. Il Presidente della Repubblica, on. Sergio Mattarella, questa mattina tramite Telegramma, ha ringraziato tutti i ragazzi delle 11 scuole campane ad indirizzo musicale del progetto “L’Italia c’è” che ieri, dando vita ad un’Orchestra Sinfonica a distanza formata da ben 100 elementi, avevano suonato l’Inno Nazionale in omaggio al Capo dello Stato ed in occasione della Festa della Repubblica.
Alla fine del video, ripreso dalla stampa e che iniziava con un profondo omaggio alle Forze Armate impegnate in prima linea nell’emergenza sanitaria, una giovane studentessa di nome Sofia della Prima B della Scuola Media San Giovanni Bosco – Summa Villa di Somma Vesuviana, a nome di tutti gli studenti aveva letto un bellissimo video – messaggio al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Lo ha fatto con telegramma inviato al Preside della Scuola Media Statale San Giovanni Bosco – Summa Villa, prof. Ernesto Piccolo che aveva ideato e poi realizzato il progetto “L’Italia c’è”.
La lettera dei giovani studenti al Presidente della Repubblica:
“E’ a Lei che noi studenti sentiamo dal profondo del cuore di rivolgerci per esprimere la nostra gratitudine e il nostro orgoglio di rappresentarci. In queste settimane di lockdown, dovute alla pandemia che ha investito il mondo intero, insieme ai nostri genitori, ai nostri professori – hanno scritto gli studenti campani nel video – messaggio al Capo dello Stato, con voce e volto di Sofia, studentessa della Prima Media della San Giovanni Bosco – Summa Villa di Somma Vesuviana – abbiamo potuto dedicare tanto tempo a importanti riflessioni: in primis il valore della solidarietà. Si è sempre sensibili alle pene condivise; soprattutto abbiamo sentito il grande orgoglio di essere cittadini italiani, magistralmente guidati da Lei. In video-lezione i nostri insegnanti, ci hanno spiegato l’importanza dell’articolo 32 della Costituzione italiana.
Esso afferma la superiorità della tutela della salute rispetto a tutti gli altri articoli. In particolare, l’articolo recita che la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività. Illustrissimo Presidente Mattarella, abbiamo capito che le restrizioni alle singole libertà imposte dal Governo in questo periodo, sono state necessarie a causa dell’emergenza sanitaria dichiarata dalle autorità italiane, ufficializzata dalla stessa Organizzazione mondiale della sanità. Una situazione, quindi, eccezionale che nel rispetto della Costituzione, legittima le restrizioni alle libertà fondamentali. Il diritto prioritario in nome del quale vengono sacrificati temporaneamente gli altri, è il diritto alla salute e a dircelo è, appunto, l’articolo 32.
Allora mi son chiesta: cosa sarebbe accaduto se le autorità non fossero intervenute con queste limitazioni? Si sarebbe sacrificata la salute e, dunque, la vita della comunità e nessuna libertà sarebbe più stata tutelabile. E allora GRAZIE PRESIDENTE. Grazie per averci tutelati. Grazie per averci fatto sentire la Sua presenza sempre in questo periodo per noi difficile da capire e da superare. Siamo fieri di essere italiani!”.
E il Presidente ha risposto con grande affetto per tutti gli studenti:
“Sapere tanti giovani coinvolti in una iniziativa per la Festa della Repubblica è motivo, in questa fase dolorosa della nostra storia nazionale, di conforto e di speranza”, ha scritto Sergio Mattarella.
“Grazie Presidente – ha dichiarato Ernesto Piccolo, Preside della Scuola Media San Giovanni Bosco – Summa Villa capofila del progetto– grazie perché in questo messaggio c’è tutto il valore dell’insegnamento. In questo messaggio c’è tutta la speranza anche nella nuova generazione. L’abbiamo sentita parte di noi, della nostra missione, sempre! Anche e soprattutto quando a fine Aprile, in diretta tv nazionale, ha rivolto un messaggio alla scuola, agli insegnanti, agli studenti. Grazie con tutto il cuore perché siamo anche fieri di essere italiani! La lettera del Presidente della Repubblica, on. Sergio Mattarella, ha reso ancora più entusiasmanti i sacrifici compiuti da tutti noi in questi mesi. E questa emozione la condivido con tutti i miei docenti e con le altre scuole campane. Sono felice di essere il Preside di questi ragazzi, sono orgoglioso di loro e sono felice di essere parte di un corpo docente veramente di alto profilo umano e professionale. Grazie anche alla stampa, tutta”.
Ben 100 giovani musicisti di 11 scuole campane, una platea scolastica di 15.000 studenti, hanno vita ad un’Orchestra Sinfonica a distanza e suonano l’Inno Nazionale in omaggio al Capo dello Stato ed in onore della Repubblica Italiana.
Capofila dell’iniziativa la Scuola Media Statale “San Giovanni Bosco – Summa Villa” di Somma Vesuviana.
Hanno aderito: la Scuola Media “Marechiaro” di Napoli, la “Domenico Cimarosa” di Posillipo, la “Tommaso Anardi” di Scafati (SA), l’ “Amerigo Vespucci” di Monte di Procida, la “Volino Croce Arcoleo” di Napoli, la “Pier delle Vigne di Capua” di Capua (CE), la “Capasso – Mazzini” di Frattamaggiore (NA), la “Marconi – Torricelli” di Casandrino (NA), la “Francesco D’Assisi – Nicola Amore” di Sant’Anastasia (NA), la “Gaetano Caporale” di Acerra (NA).