Caccia all’uomo su scala internazionale nei confronti di uno sconosciuto sospettato di aver avvelenato bevande nei supermercati di Monaco di Baviera, allo scopo di ricattarli.
La polizia ha messo in guardia i consumatori. C’è rischio emulazione in Italia? La polizia tedesca ha comunicato di aver intercettato delle bevande volontariamente contaminate in negozi di alimentari della città di Monaco. La denuncia proviene da due donne e un uomo rimasti intossicati da una sostanza velenosa che qualcuno ha versato in tre bevande.Il pericolo non riguarda tuttavia unicamente le bevande. Gli inquirenti hanno finora reperito almeno quattro bottiglie manomesse, in due supermercati di due catene diverse e sono certi di una cosa: un sorso di troppo avrebbe potuto essere fatale. E altre bottiglie contenenti il veleno potrebbero essere ancora in circolazione. Le indagini procedono a 360 gradi, e per ora non ci sono rivendicazioni: i casi sono accaduti a marzo e ad aprile.
Le persone che hanno bevuto le bibite analcoliche contaminate, due donne di 34 e 42 anni e un 58enne, si sono sottoposte a trattamenti medici, ma stanno bene. In tutti e tre i casi, i primi sorsi della bevanda alterata (e dal sapore amaro e chimico) hanno provocato nausea e un forte giramento di testa.
Alla luce di quanto accaduto dunque, sottolinea Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, non si può escludere che la circostanza possa determinare azioni improntate all’illegalità anche a carattere emulativo. Perciò si invitano gli organismi di sicurezza a sensibilizzare le misure di vigilanza e sicurezza anche in Italia. Misure che riguardano siti ritenuti esposti a rischio per la circostanza.