Verti, compagnia assicurativa digitale del Gruppo MAPFRE, presenta VertiMovers, il nuovo Osservatorio che si pone lo scopo di esplorare e indagare il mondo della mobilità e, più in generale, i cambiamenti di una società in costante divenire.
Verti intende cercare di tenere il passo delle novità attraverso il Mov1mento, inteso come energia, ma anche come appartenenza a una comunità. Lo sguardo della compagnia digitale è perciò sempre orientato al futuro, nel tentativo di anticipare il cambiamento e riuscire a dialogare con le persone in modo trasparente, coerente e attento, in un’ottica di crescita comune.
È sulla base di questi presupposti che nasce VertiMovers, l’Osservatorio che prende l’eredità del Trend Movers e che permette a Verti di raccontarsi direttamente attraverso i dati in proprio possesso. Il fine ultimo della compagnia digitale è condividere la sua natura curiosa, alla costante ricerca di stimoli, per studiare il mercato e la società e per mettersi in gioco e raccontare storie che sappiano informare e ispirare. Ogni mese VertiMovers si concentrerà su un tema differente e rilevante rispetto alle tendenze, alle abitudini e agli orientamenti legati all’attualità. I contenuti saranno presto fruibili anche in podcast.
La prima tappa del nuovo Osservatorio tratta il tema più che mai attuale della sostenibilità. Le immatricolazioni di auto nuove hanno subito una brusca frenata a causa della pandemia. Nonostante questo, è innegabile che le vetture ibride ed elettriche stiano guadagnando crescenti consensi tra i consumatori, i quali si dimostrano sempre più propensi a virare verso una scelta “green” per la propria mobilità.
Mobilità sostenibile, tra ibrido ed elettrico
I dati di Verti confermano la crescita delle immatricolazioni di auto a basso impatto ambientale. Al giorno d’oggi la cultura della sostenibilità è infatti penetrata definitivamente nell’immaginario collettivo. Se, da un lato, un mondo totalmente “green” è ancora difficile da immaginare, la strada intrapresa pare essere quella giusta. E di chilometri, per restare in tema, ultimamente ne abbiamo fatti tanti.
A questo cambiamento concorrono parallelamente le normative sempre più severe e la volontà diffusa di ridurre i livelli di inquinamento. L’economia mondiale sta cambiando i propri connotati e, tra i settori interessati, quello dell’automotive è stato uno dei primi ad adattarsi e a trovare soluzioni innovative e sostenibili. A causa delle misure restrittive e ai timori della popolazione per il rischio di contagio da Covid-19, per i prossimi mesi si prevede un aumento della mobilità privata a discapito di quella pubblica. Si prospetta pertanto un’ulteriore crescita nell’acquisto di veicoli più “green”.
D’altra parte anche la possibilità di scelta, per i consumatori, è diventata sempre più variegata negli ultimi anni. Superata la dicotomia benzina-diesel, si è successivamente assistito alla diffusione delle auto elettriche e ibride. I numeri del mercato delle auto elettriche sono ancora bassi, a causa dei costi spesso ancora proibitivi, dell’inadeguatezza delle infrastrutture tecnologiche e del ritardo sociale, culturale ed economico italiano. nonostante ciò, i dati rivelano comunque delle incoraggianti prospettive di sviluppo.
Vetture “green”: quante sono e chi le guida
I dati dell’Osservatorio raccontano di un Paese, l’Italia, caratterizzato da evidenze in contrasto fra loro.
Il primo dato significativo è l’incremento della vendita di auto ibride: nel 2019 quelle assicurate da Verti hanno superato quota 10mila, il 18% in più rispetto al 2018. Si tratta di una crescita superiore a quella registrata l’anno precedente. La motivazione è senz’altro la disponibilità di una gamma di modelli sempre più affidabili, convenienti e prestanti. Secondo i dati dell’UNRAE, Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esterni, nell’ultimo periodo il numero di auto ibride vendute è aumentato del 90% e il segmento delle vetture “green” detiene oggi una quota di mercato dell’11%.
Tra il 2018 e il 2019 sono poi raddoppiate le auto elettriche assicurate da Verti (lo 0,02% del totale portafoglio), in linea con una tendenza comune al contesto nazionale.
A testimonianza di questo trend c’è l’ultima edizione dello Smart Mobility Report, redatto dall’Energy&Strategy Group della School of Management del Politecnico di Milano, il quale prevede un numero di 7 milioni di veicoli elettrici in circolazione in Italia entro il 2030.
Scelte ecologiche: Lombardia prima della classe
In base a quanto emerge dai dati dei clienti Verti, i cittadini più attenti a scegliere i consumi ecologici nel settore automotive sono gli abitanti della Lombardia, con quasi il 39% di auto ibride/elettriche rispetto al totale del totale assicurate dalla compagnia del Gruppo MAPFRE. La regione detiene il primato, con 15 punti percentuali di vantaggio sul Lazio e 28 sul Veneto, le stesse Regioni capofila nell’anno 2018. In fondo alla graduatoria, invece, si trovano Calabria, Campania e Puglia.
Il profilo dell’automobilista più “ecologico” corrisponde a un individuo di età compresa tra i 40 e i 50 anni, residente a Milano e proprietario di un’auto di marca giapponese. Proprio Toyota, una delle prime aziende del settore automotive a investire nei motori ibridi, oggi top di gamma nel settore, è stata scelta dall’87,07% dei clienti Verti in possesso di un’auto ibrida. Seguono Suzuki e Honda, a testimonianza di una preferenza degli italiani verso le case automobilistiche del Paese del Sol Levante.
Marco Buccigrossi, Direct Business Director Verti: “L’analisi dei dati proprietari suggerita dal nostro nuovo osservatorio racconta un movimento di persone che compie le proprie scelte d’acquisto digitali con responsabilità e consapevolezza, anche rispetto all’impatto ambientale. Continueremo a migliorare l’offerta di prodotti assicurativi dedicati alla mobilità ibrida ed elettrica per dare ulteriore slancio a questa attenzione e sensibilità“.
Tra i Paesi più avanzati dal punto di vista della penetrazione dei consumi ecologici spicca la Norvegia, nella quale circola oltre il 7% delle auto elettriche presenti in Europa, contro lo 0,2% dell’intera Unione Europea, in base ai dati forniti da Acea, l’associazione dei costruttori automobilistici del Vecchio Continente.
Si può comunque complessivamente constatare un aumento della sensibilità degli italiani verso le tematiche ambientali, che si riflettono anche nella scelta dell’automobile. E i crescenti investimenti delle aziende produttrici in questa direzione, uniti agli incentivi erogati dallo Stato, daranno un’ulteriore accelerata.
Il lancio dell’Osservatorio VertiMovers arriva in un momento storico molto particolare, caratterizzato da una pandemia senza precedenti, che ha visto la compagnia digitale del Gruppo MAPFRE impegnata nel sostegno al sistema sanitario italiano. Risale a poche settimane fa, infatti, la donazione di Verti a un fondo istituito per supportare le attività dell’ospedale San Gerardo di Monza e della Casa di Riposo Beato Don Guanella di Milano, attraverso un fondo istituto a seguito dell’emergenza sanitaria, grazie al sostegno e l’impegno di Fundación MAPFRE, l’istituzione non-profit fondata nel 1975 da MAPFRE S.A. – il gruppo assicurativo internazionale presente in Italia attraverso VERTI Assicurazioni.
L’Ospedale San Gerardo di Monza, oltre a essere il quarto centro sanitario più grande della Lombardia con 8 aree di specializzazione e circa 4.300 dipendenti, è in questo momento particolare della storia anche un luogo-chiave nella gestione dell’emergenza Covid-19 nell’Italia settentrionale. L’ospedale è diventato infatti la struttura di riferimento per la battaglia contro la pandemia, in seguito all’allestimento di circa 525 posti letto ad hoc per accogliere i pazienti affetti da Coronavirus.
L’ASST di Monza è una delle principali aziende sanitarie di Regione Lombardia, è sede Universitaria e ospedale di riferimento (hub), con il Presidio San Gerardo di Monza, di diverse alte specialità chirurgiche e cliniche e serve un bacino di utenza di quasi 1 milione di cittadini.
La Casa di Riposo Beato Don Guanella di Milano è una struttura che accoglie 128 ospiti degenti, circa 120 dipendenti ed alcuni liberi professionisti.
*Nota: tutti i dati si riferiscono alle scelte effettuate dai consumatori nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2017 e il 31 dicembre 2019.