A Sassari le associazioni culturali, le compagnie di danza e teatro, gli operatori musicali, i musicisti, i tecnici dello spettacolo e, più in generale tutti coloro che si occupano di cultura e che producono cultura per la città e i cittadini, vivono oggi un drammatico momento di stasi e d’incertezza sul domani. Da qualche parte si deve pur ripartire, e occorre reiventarsi. Le piattaforme on line hanno permesso di sperimentare un diverso modo di fare teatro, spettacolo, intrattenimento, ma il lavoro di molti di noi non può prescindere dalla presenza di un pubblico, dalla partecipazione attiva di una platea, dall’energia unica che si crea solo quando c’è la silenziosa (non sempre) interazione tra chi sta sul palcoscenico e chi si gode lo spettacolo.
La città ha bisogno di spazi dedicati alla cultura e allo spettacolo dal vivo: lo dimostrano i dati delle affluenze, il continuo consenso del pubblico e la necessità di esorcizzare un momento così complicato. La cultura è (come è sempre stato e sempre sarà) un potente strumento di crescita, di conoscenza e aggregazione e crediamo che l’attuale emergenza si stia trasformando in un momento di esame, di condivisione, di crescita e di valorizzazione delle realtà cittadine.
Fermo restando che il momento è critico per tantissimi settori e che la difficoltà è un dato oggettivo, abbiamo pensato di convogliare le forze artistiche presenti sul territorio cittadino creando una grande rete, un gruppo unito di realtà culturali e un unico progetto condiviso che potrebbe vederci occupati durante tutta la stagione estiva e oltre. L’associazione culturale Bobòscianèl si fa capofila di tutti i gruppi aderenti e si propone come interfaccia con l’Amministrazione.
In sostanza, chiediamo all’Amministrazione Comunale di individuare, insieme a tutte le realtà coinvolte, alcuni spazi all’aperto utili al fine di poter proseguire le nostre attività culturali. Spazi idonei a produrre cultura, anche ai tempi del Coronavirus. Una riprogrammazione degli spazi comunali, quindi, fondamentale e necessaria alla prosecuzione in sicurezza del lavoro di noi, operatori culturali.
Il progetto prevede anche la costituzione di un Cartellone che potrebbe prendere il via già da metà giugno, e protrarsi per tutta l’estate e oltre, perfino in autunno, in cui ci sia spazio per tutte le realtà culturali per proporre spettacoli di teatro, di danza, reading letterari, manifestazioni musicali. Un progetto flessibile, pensato per l’estate, l’autunno ed eventualmente anche l’inverno prossimo, a seconda della situazione epidemiologica.
Abbiamo, infatti, individuato diversi spazi cittadini che potrebbero essere idonei allo scopo, e insieme all’Amministrazione Comunale potremmo individuarne i punti di forza, stilare in dettaglio gli accorgimenti da adottare al fine di renderli attivi allo scopo del progetto (capienza, ingresso ed uscita separati) e in generale renderli adatti a rispondere a tutte le norme attuali anti-Covid19 e di sicurezza. Inoltre, poiché il progetto guarda al futuro e non si ferma all’estate, abbiamo pensato all’installazione di una tensostruttura fissa, la quale potrebbe essere un’ottima alternativa agli spazi chiusi e potrebbe permettere a tutti di proseguire il proprio lavoro anche nei periodi più freddi, almeno fino a che questo momento di emergenza non sarà finito.
Chiediamo all’Amministrazione Comunale che gli spazi individuati siano dotati di un palco con quinte, un service audio luci idoneo sia per la prosa che per eventi musicali e, non ultimo, un piano sicurezza per gli spettatori.
Inoltre, chiediamo all’Amministrazione Comunale di sfruttare i fondi destinati alla cultura che non sono stati impiegati fino ad ora a causa dei mesi di inattività forzata, oltre che ad allestire proficuamente gli spazi in modo da renderli fattivi al progetto, anche contribuendo alla realizzazione del cartellone stesso, dando a ciascuna realtà, in modo equo e trasparente, un contributo economico che possa abbattere le spese vive di messinscena e allestimento spettacolo, al fine di poter proporre al pubblico un prezzo del biglietto di ingresso notevolmente ridotto, vista la crisi economica che ha colpito quasi indistintamente tutti i cittadini.
Molte delle associazioni, compagnie teatrali e musicisti che fanno parte della nostra cordata operano sul territorio da anni con ottimi risultati e grande professionalità, fanno gli artisti per lavoro e con questo si mantengono. Se è vero che tutti siamo stati “fermi” per tre mesi, è altrettanto vero che siamo pronti a riprendere le nostre attività. Crediamo che, sorpassata la paura iniziale dovuta alla riapertura di tutte le attività, il pubblico risponderebbe bene ad un’iniziativa del genere e troverebbe confortante ritornare a seguire le compagnie locali anche se con modalità nuove e necessarie.
Crediamo opportuno, visto il gran numero di associazioni che sottoscrivono il presente documento, l’organizzazione in tempi brevissimi di un tavolo di incontro e di trattativa, possibilmente alla presenza del sindaco, vicesindaco e la presenza degli assessori alle Politiche Culturali Arru e alle Attività Produttive Lucchi, al fine di sviluppare un progetto che renderebbe un grande servizio alla cittadinanza e, al contempo sarebbe un modo per gli artisti di riscattarsi dal difficile periodo che stiamo vivendo.
Le firme:
BobòScianèl, Arts Tribu, Paco Mustela, Modern Dance Studio, Pino&gliAnticorpi, The Ross Collective, La Corte dei Miracoli, La Quinta, 7 in Valigia, Atuttotondo, La luna nel pomeriggio, Fondazione Paolo Medas, Arabesque, Mab, Artesonos, Centro Balletto Classico, Amerindia, Grandi Luci, La luna antica, L’ultimo spettacolo, Broadway Dance Studio, Premiata ditta Merlini con dj indipendenti, Gurdulù, La Frumentaria, Floriana Mura Ballet, Janas benessere, Live service, Frau Michele e Giuseppe Anfossi in rappresentanza di altri 30 musicisti indipendenti.