In riferimento alle raccomandazioni da parte dell’OMS e dell’IIS per contenere il contagio COVID 19, ci stiamo rendendo conto, attraverso i media e le segnalazioni pervenuteci, che ormai un’esigua minoranza si sta attenendo a una condotta consona ai regolamenti sanitari.
La bandiera che molti issano a mo’ di elemento decorativo ha una sua funzione importantissima: indica la nostra appartenenza a una nazione precisa, caratterizzata da risorse e trascorsi culturali inestimabili. L’orgoglio di essere cittadini italiani comporta responsabilità verso sé stessi e gli altri. Non è ancora il momento di abbandonarsi all’egoismo e alla superficialità. Il virus non è scomparso come apprendiamo dagli esperti.
Il CNDDU ritiene problematica la sicurezza del personale scolastico, soprattutto nelle scuole / realtà più refrattarie al rispetto di regole condivise, in considerazione della promiscuità inconfutabile riscontrata in tante altre situazioni (movida serale, eventi sportivi, spiagge libere etc.) che inducono al pessimismo.
Tenendo conto dell’età media dell’organico educativo scolastico, ci auguriamo che sia stata realizzata una stima accurata della complessità del mondo scuola in base anche alle caratteristiche di ciascun istituto. Per esempio, sanzioni disciplinari impartite durante l’ultimo anno scolastico; aree a rischio sociale (elevato tasso di criminalità; diffusione stupefacenti etc.); numero elevato di studenti per classe e comunità educativa costituiscono motivo di maggiore apprensione. Auspichiamo che le linee guida relative all’avvio del nuovo anno scolastico tengano conto di quanto rilevato.
«[…] Il tricolore non è abbassato, non sarà abbassato. Esso è stato ribenedetto, riconsacrato dalla insurrezione dei patrioti, dal sangue dei partigiani e dei soldati d’Italia combattenti contro il nazi-fascismo nella nuova lotta di liberazione. […]» (Luigi Salvatorelli)