Ad annunciare il riavvio della macchina è il Consorzio di Bonifica della Sardegna centrale che ha firmato il 16 giugno scorso la consegna dei lavori di progettazione alla ditta assegnataria dell’appalto.
“Abbiamo apposto una firma che si può definire storica e speriamo che sia quella determinante nella chiusura di una vicenda paradossale – commenta Ambrogio Guiso, presidente del Consorzio di Bonifica della Sardegna centrale -. In questi anni, grazie a diverse interlocuzioni abbiamo raggiunto nuovamente la possibilità di vedere proseguire i lavori grazie all’ottenimento di un finanziamento di 24 milioni di euro, di cui 20 del Ministero delle infrastrutture e 4 della Regione, che garantirà l’avvio e la chiusura dei lavori”.
Un traguardo, questo dell’assegnazione del finanziamento “arrivato grazie all’impegno della onorevole Mara Lapia – continua Guiso – e dell’assessore regionale ai Lavori Pubblici Roberto Frongia”.
L’importo complessivo dei lavori di progettazione si aggira intorno a un milioni di euro con il progetto che dovrà essere consegnato entro la metà del mese di novembre.
La diga oggi. Lo sbarramento sull’alto Cedrino in territorio di Orgosolo risulta in cantiere dal 1986, e ad oggi risulta realizzata il 50% dell’opera totale. Si tratta di un’opera strategica per l’economia e l’industria del territorio che andrà a servire un’area di 2700 ettari nei comuni di Orgosolo, Oliena, Orune, Nuoro, Lula e Dorgali.
“All’annunciato sblocco delle risorse ad agosto del 2019, doveva seguire l’affidamento immediato della progettazione. I tempi tecnici e l’epidemia del Corona virus hanno fatto slittare ad oggi quella firma che sancisce appunto l’avvio della nuova fase operativa. Siamo determinati a vedere realizzata un’opera – conclude Ambrogio Guiso – attesa da troppo tempo da tutto il territorio, e che ad oggi rappresenta per l’economia della Sardegna Centrale una speranza di sviluppo”.