“L’Ospedale Paolo Merlo, già tragicamente smembrato nel corso degli anni, perde oggi l’ennesimo pezzo. Un servizio fondamentale per tutti quei pazienti dializzati che ogni anno vengono in vacanza nella nostra Isola, le cui vite dipendono da terapie che non si possono in alcun modo sospendere. Così, nell’indifferenza della Regione, anche il “Progetto Dialisi vacanze”, uno dei pochi servizi ancora offerti dal nosocomio maddalenino, ha chiuso i battenti. Ancora una volta, la causa è la mancanza di personale; infatti, l’unico nefrologo in servizio, è andato in pensione e non è ancora stato sostituito.
“In un periodo come quello estivo in cui il numero dei pazienti aumenta esponenzialmente – sottolinea il Consigliere regionale del M5S Roberto Li Gioi – non possiamo accettare questa condizione che, di fatto, come sottolineato anche dal Segretario regionale dell’Associazione nazionale emodializzati dialisi e trapianto (ANED), discrimina i malati non residenti e tutti i turisti dializzati che intendono recarsi in Sardegna. Il Progetto “Dialisi vacanze” deve ripartire con urgenza, dal momento che la sua chiusura limita addirittura la libertà di circolazione sul territorio nazionale. Inoltre, se consideriamo che il trattamento sanitario in favore dei turisti non è a carico del Servizio Sanitario Regionale, bensì delle aziende sanitarie di appartenenza, che pagano all’ATS l’intero costo della prestazione, possiamo dire che l’eliminazione del servizio ha anche conseguenze economiche rilevanti”.
La mozione del M5S a sostegno dell’Ospedale Paolo Merlo
Dopo il sopralluogo all’ospedale Paolo Merlo, così il consigliere regionale del M5S Roberto Li Gioi rinnova la richiesta di una miniriforma ad hoc per il presidio sanitario di La Maddalena: l’esponente pentastellato ha presentato una mozione (sottoscritta dai consiglieri del M5S Desirè Manca, Alessandro Solinas, Michele Ciusa) per chiedere al Presidente Solinas e all’assessore alla Sanità Nieddu che le criticità che da troppo tempo affliggono il presidio maddalenino vengano affrontate e risolte definitivamente.
“I maddalenini, privati per anni dell’inviolabile diritto di potersi curare nel territorio, non possono attendere che i problemi dell’ospedale vengano trattati in occasione dell’avvio dei lavori di riforma della rete ospedaliera sarda, che avrà tempi inevitabilmente lunghi”.
Il quadro tratteggiato nell’atto a prima firma Li Gioi è drammatico: nuove criticità si sommano a quelle emerse durante la visita di venti giorni fa, in cui il consigliere è stato accompagnato dal responsabile sanitario della struttura, il dottor Salvatore Mariolu, e dal sindaco di La Maddalena, Luca Montella.
“Il Pronto Soccorso, declassato con una circolare dell’11 marzo scorso a Punto di Primo Intervento – prosegue Li Gioi – non è stato affatto riattivato come annunciato di recente, in quanto ancora privo del personale sanitario e della strumentazione necessari per il suo effettivo funzionamento. Un problema mai affrontato dato che l’attività da quasi un anno è garantita da soli cinque medici, compresi gli anestesisti. Oltre alle gravissime carenze denunciate più volte, come l’assenza di un’autoambulanza dedicata, a preoccupare in vista dell’estate è la totale assenza di figure specialistiche chiave, quali il cardiologo, il pediatra, il chirurgo e l’ortopedico. In queste condizioni – conclude Li Gioi – come possiamo continuare a chiamarlo Ospedale? Mi rivolgo a tutte le forze di maggioranza e opposizione affinché, d’intesa, si possa lavorare sin da subito per restituire al Paolo Merlo la dignità che merita”.