Reddito di cittadinanza, si avvicina il momento per fare il rinnovo per altri 18 mesi. Ecco come fare per fruire del sostegno per 36 mensilità (non continuative).
Dopo 18 mesi di percezione del reddito di cittadinanza, al termine dei quali scatta la decadenza, sarà possibile quindi fare richiesta per altri 18 mesi, e nessuna decisione governativa potrà intaccare questo diritto (a meno che questa non arrivi prima della presentazione della domanda di rinnovo). Anche nel caso in cui il reddito di cittadinanza venisse cancellato, infatti, questi continuerebbero comunque a percepire il sostegno economico fino alla scadenza naturale.
Per molti, quindi, si avvicina il periodo in cui si potrà chiedere il rinnovo del reddito di cittadinanza così da percepirlo almeno per altre 18 mensilità. Beneficiare di questo diritto non è complicato, ecco come fare.
Reddito di cittadinanza accreditato per tre anni: ecco come fare
Come noto, salvo il caso in cui il nucleo familiare non perda i requisiti economici per fruire del reddito di cittadinanza, oppure non sia stata applicata una sanzione che ne determina la decadenza, il sostegno economico viene – per legge – erogato per 18 mensilità.
Questo significa che a coloro che hanno fatto domanda a marzo 2019, sono rimaste solamente poche mensilità del reddito di cittadinanza prima che scatti la decadenza. In autunno, infatti, questi si troveranno senza RdC, ma per loro ci sarà comunque la possibilità di richiedere il sostegno economico per altre 18 mensilità, con il reddito di cittadinanza quindi che verrebbe erogato per tre annualità complessive. Basterà presentare una nuova domanda con l’ISEE 2020 richiesto a gennaio scorso.
Complessive ma non continuative: la normativa sul reddito di cittadinanza, ossia il decreto 4/2019, stabilisce infatti che il rinnovo avviene “previa sospensione dell’erogazione del medesimo per un periodo di un mese”.
Questo significa che tra il primo periodo di fruizione di 18 mesi e il secondo ci sarà un mese di sospensione in cui il beneficio non sarà accreditato. Questa regola però non si applica per i beneficiari della pensione di cittadinanza (nuclei familiari composti esclusivamente da Over 65 o da componenti con disabilità) per i quali il rinnovo del beneficio non comporta alcuna sospensione.
Rinnovo reddito di cittadinanza per altri 18 mesi
Con il rinnovo del reddito di cittadinanza, quindi, i cittadini che mantengono per tutto il periodo di fruizione i requisiti reddituali e patrimoniali per beneficiare del sostegno economico – e non subiscono alcuna sanzione ai loro danni – hanno la garanzia di fruire della misura per altri 18 mesi.
Questo vale anche nel caso in cui il reddito di cittadinanza venisse poi cancellato. D’altronde lo stesso è stato per il REI, quando i beneficiari hanno potuto decidere se continuare a fruire del reddito di inclusione fino alla scadenza naturale del beneficio, oppure se provare a fare richiesta del nuovo reddito di cittadinanza.
Il diritto a percepire il reddito di cittadinanza per altri 18 mesi, quindi, non potrà essere scalfito da decisioni ex post del Governo, di qualunque “colore” esso sia, il quale eventualmente potrà solamente bloccare le nuove domande senza intervenire su chi già fruisce del beneficio.
Ricordiamo però che nel secondo periodo di fruizione ci sono regole ben più severe da rispettare, come quella che obbliga i componenti che hanno firmato il Patto per il Lavoro con il centro per l’impiego ad accettare un’offerta di lavoro da qualsiasi parte d’Italia. In caso di rifiuto il reddito di cittadinanza decade e si potrà fare nuova domanda solo dopo 18 mesi (o 6 mesi nel caso in cui nel nucleo familiare ci sia un disabile o un minore).
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